Dieci militari di ogni ordine e grado del 4° Battaglione Carabinieri Veneto in distaccamento a Milano destinatari di procedimenti disciplinari; dopo mesi di contenzioso e con l’intervento del Nuovo Sindacato Carabinieri sono terminati con esiti vincenti per i militari coinvolti.
Il certosino lavoro è stato svolto dal Segretario Nazionale Irene Carpanese che, -già collaboratrice dell’Ufficio Disciplina e Contenzioso- ha ottenuto per mezzo di eccellenti elaborati tecnici,sei procedimenti archiviati in fase stragiudiziale di memorie difensive, con conseguente non irrogazione di sanzione, e 3 provvedimenti disciplinari annullati in successiva fase contenziosa di ricorso gerarchico. La stessa dichiara – “Nel corso di questo intenso lavoro burocratico durato mesi, è stato sicuramente importante il costante contatto con il reparto e con gli iscritti interessati, per poter recepire le informazioni utili alla stesura degli elaborati in ogni fase, grazie al tramite del nostro referente sul posto Massimo Salciccioli, Segretario Generale Aggiunto di Venezia nonché Collaboratore dell’Ufficio Organizzazione Mobile del NSC, anch’egli tra i destinatari dei procedimenti disciplinari e tutelato anch’egli con esito favorevole.”
Per un altro militare che ha subìto l’avvio ad un procedimento disciplinare finalizzato alla consegna di rigore, grazie ad una strategia difensiva che ha sollevato già in fase stragiudiziale diverse irregolarità si è riusciti a convogliare la mancanza in una sanzione di gran lunga inferiore a quella prospettata. “Anche questa la reputiamo come una vittoria – continua Irene Carpanese – considerando che la prospettiva palesata al collega in sede di commissione disciplinare, poteva essere quella della consegna di rigore. Naturalmente, anche questo provvedimento è stato impugnato e, sulla scorta delle violazioni sollevate, lavoreremo affinché possa avere esito altrettanto positivo”.
Un pensiero particolarmente soddisfatto viene espresso dal Responsabile dell’Ufficio Organizzazione Mobile di NSC, Giorgio Carugati, che coltiva un contatto quotidiano con i colleghi e gli iscritti di questi reparti dalle caratteristiche operative particolari: “il nostro ruolo è spesso interessato a confrontarsi con serie criticità di ordine e sicurezza pubblica motivo per il quale l’attenzione è prioritaria sulla prontezza d’intervento e sulla salvaguardia della propria e altrui incolumità. Questi risvolti disciplinari positivi, a seguito di interpretazioni talvolta slegatedalla realtà delle reali procedure “sul campo”, trasmettono ai nostri iscritti, ma anche a quei colleghi che ancora devono sviluppare la piena fiducia nel Sindacato, quel senso di tutela e supporto che NSC vuole fornire in ogni ambito ed in ogni competenza tecnica specifica.”
Spesso, i Colleghi che rimangono coinvolti in questo tipo di vicende non comprendono l’origine delle stesse, “per questo – riferisce Remo Giovanelli, Responsabile dell’Ufficio Disciplina e Contenzioso del NSC – crediamo tanto nella formazione continua di dirigenti in questa materia e nell’assistenza in ogni fase del procedimento e del contenzioso, in modo da non lasciare mai soli i Colleghi di fronte all’Amministrazione e al suo potere disciplinare”.
“Questa triste vicenda,” afferma il Segretario Generale Massimiliano Zetti, “dimostra ancora una volta, l’importanza per i colleghi di iscriversi al Sindacato senza dover attendere di essere travolti dagli eventi e dai procedinenti disciplinari talvolta anche pretestuosi e d’altra parte si invita ad una profonda riflessione quei dirigenti che senza pensarci due volte aprono procedimenti disciplinari, chiedendo loro se pensano che esasperare la discrezionalità amministrativa faccia guadagnare stima ed autorevolezza oppure allontani la fiducia che il superiore dovrebbe infondere nei confronti dei propri collaboratori”.