Alla luce degli ultimi episodi di recrudescenza sociale compiuta in larga parte dalla criminalità di origine straniera e soprattutto extracomunitaria, in Toscana e a Firenze, giova far rilevare ai cittadini e alla politica tutta, i danni creati dalla mancanza di un centro per accogliere chi è colpito da provvedimento di espulsione o che si trova irregolarmente il Italia. La politica tutta, di destra, centro e sinistra, deve essere messa a conoscenza che le pattuglie di carabinieri fiorentini o di altre città toscane, qualora si dovessero imbattere in stranieri irregolari da accompagnare ai CPR, dopo aver sbrigato le formalità di rito con l’ufficio immigrazione della Questura, si troverebbero a dover accompagnare lo straniero in un C.P.R. che ha disponibilità di posti. Ci sono stati casi di pattuglie che hanno accompagnato l’immigrato clandestino a Roma (quando va bene) ma anche a Crotone nella lontana Calabria. Ciò ha significato che la pattuglia, anziché durare 6 ore è stata impiegata per 2 giorni, con gli squilibri familiari che potete immaginare, ma soprattutto è andata a ramengo la sicurezza dei cittadini, che per alcuni giorni si sono visti privare di servizi preventivi, pattuglie, perlustrazioni, poiché gli uomini sono impegnati a fare da scorta e “Baby sitter” al cittadino straniero da espellere. Crediamo sia giunta l’ora di utilizzare il buon senso e di abbandonare le posizioni ideologiche di contrarietà ai C.P.R.; è necessario che le parti politiche interessate siano consapevoli che i C.P.R. sono solo un valido strumento amministrativo per agevolare l’operato delle Forze dell’Ordine nella lotta alla tratta degli esseri umani, e per cercare di mantenere più pattuglie nel territorio, restituendo quegli standard minimi di sicurezza dei quali i cittadini onesti hanno diritto.
La Segreteria Regionale Toscana e la Segreteria Nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri