Dalla lettura della c.d. riforma Cartabia[1] emerge, tra gli altri, l’ambito di interventi – basato su un più ampio progetto di innovazione tecnologica – che mira a valorizzare le video e audio registrazioni nel procedimento penale ad ulteriore garanzia dell’oralità e dell’immediatezza, valori cardine del processo penale, che verranno in tal verso ulteriormente preservati. Ciò rientra nel più ampio progetto di recupero dell’efficienza del sistema giustizia. La riforma deve necessariamente essere letta come un indispensabile tassello di un generale disegno di riorganizzazione della giustizia volto a elevarne il tasso di efficienza e a ridurne i tempi, in linea con gli obiettivi del P.N.R.R.
Questa è la chiave di lettura data da questa Segreteria Provinciale del Nuovo Sindacato Carabinieri città metropolitana di Bari :
“Tali ambiziosi obiettivi rendono evidente la necessità di un adeguamento delle infrastrutture e delle dotazioni degli uffici della polizia giudiziaria in considerazione del fatto che il perseguimento degli scopi e delle finalità, brevemente analizzati in questa sede, non può rappresentare un ulteriore aggravio per l’operatore di Polizia Giudiziaria, in relazione al reperimento degli strumenti tecnici idonei alle video e audio registrazioni. Ancor più allarmante risulterebbe il ricorso all’utilizzo di mezzi propri quali, a titolo di esempio, smartphone o tablet”.
Questa Segreteria Provinciale tende a sottolineare questa considerazione, ritenendo molto importante la dotazione di apparecchiature idonee a tale scopo, oltre a quanto già chiesto dalla Segreteria Nazionale e di altrettanto assoluta importanza, circa la preparazione professionale del personale preposto a tale attività.
[1] D.Lgs. 10 ottobre 2022, n. 150 in attuazione della legge 27 settembre 2021, n. 134, recante delega al Governo per l’efficienza del processo penale, nonché in materia di giustizia riparativa e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari. Pubblicato nella Gazz. Uff. 17 ottobre 2022, n. 243, S.O.