Il quesito non era “se”, ma “quando” si sarebbe verificata l’ennesima aggressione fisica ai danni di un appartenente alle Forze di Polizia.
Ed eccoci qui, ancora una volta ad analizzare e discutere sull’argomento.
L’evento – l’aggressione a un carabiniere intervenuto, nel tardo pomeriggio di giovedì 22 agosto, per sedare una lite nel Comune di Locorotondo, in provincia di Bari – delegittima ancora una volta l’attività degli operatori di Polizia.
Quanto accaduto, risoltosi con un deferimento in stato di libertà, a quanto si apprende su ordine dell’Autorità Giudiziaria, oltre a essere frustrante è un vero e proprio attacco allo Stato.
Comportamenti del genere non devono essere inquadrati esclusivamente come reati posti in essere contro il singolo soggetto – nella fattispecie, appunto, un operatore di Polizia – in quanto il bene giuridico tutelato dagli articoli 336 e 337 del codice penale è identificato nel buon andamento della Pubblica Amministrazione, quindi, come detto, dello Stato.
Tale assunto trova il supporto della Corte Costituzionale (sentenza n. 425/1996), che ha utilizzato tale argomentazione per respingere questioni di legittimità basate sulla presunta violazione costituzionale.
Più nel dettaglio, la Corte ha affermato che nel reato di resistenza a pubblico ufficiale non è il diritto personale del cittadino investito di pubblica funzione a essere preminente, ma il diritto-dovere della P.A. (quindi dello Stato, n.d.r.) a non subire intralci nell’adempimento dei propri compiti.
Pur non essendo questa la sede idonea per effettuare valutazioni di tipo tecnico-giuridico, appare chiaro e ineluttabile come la “risposta istituzionale” debba essere congrua e aderente alla realtà e finalizzata a disincentivare tali, gravissimi, comportamenti anti-giuridici. Pertanto la Segreteria Regionale del Nuovo Sindacato Carabinieri Puglia chiede, a gran voce, maggiore tutela nei confronti degli operatori di Polizia in quanto simili eventi non devono mai essere considerati di lieve entità.
“Tali considerazioni, che non hanno in animo alcun tentativo di inquinare la serenità del giudizio – spiega il segretario generale regionale aggiunto di NSC Puglia Natalino Leobono – tendono a fornire una chiave di lettura reale e attuale in favore del decisore politico e dell’opinione pubblica in relazione alle condizioni in cui le Forze di Polizia si trovano ad agire nel quotidiano”.
Scevre da qualsivoglia forma di rivendicazione corporativa, mirano esclusivamente alla tutela degli strumenti atti a garantire la sicurezza dei cittadini.
La Segreteria Regionale del Nuovo Sindacato Carabinieri Puglia