Nella serata del 20 dicembre si è verificato un inseguimento lungo chilometri, iniziato nel territorio della Compagnia di Treviglio e terminato nel centro del Comune di Monza.
La corsa ha visto coinvolti un equipaggio dei Carabinieri di Treviglio e un’auto datasi alla fuga.
Parrebbe che gli equipaggi in servizio della Compagnia di Monza fossero totalmente all’oscuro dello spaventoso inseguimento, mettendo a rischio l’incolumità degli operatori che avrebbero potuto incrociare l’auto in fuga non conoscendone l’effettiva pericolosità, poiché la Centrale Operativa del territorio monzese non era stata avvisata di quanto stava accadendo.

Nella nottata odierna, un’autoradio della Compagnia Carabinieri di Vimercate è stata inviata per intervenire su un furto in atto.
La comunicazione è stata data telefonicamente e non utilizzando l’apparato radio, escludendo “ipso facto” gli altri equipaggi in servizio perlustrativo.
La pattuglia inviata ha rinvenuto sul posto un furgone, provento di furto, a sbarrargli la strada, un negozio di elettronica saccheggiato e altri due veicoli rubati.
La scena lascia presumere la presenza di più soggetti che avrebbero potuto aggredire i colleghi intervenuti da soli.
La Segreteria Regionale del Nuovo Sindacato Carabinieri Lombardia ritiene che la procedura dell’utilizzo del cellulare per le comunicazioni metta a rischio il lavoro dei Carabinieri.
La giustificazione della possibilità secondo cui i malviventi ascoltino le comunicazioni radio e quindi fuggano prima dell’arrivo dei  militari, è in contrasto con il principio fondamentale della sicurezza sul lavoro che deve necessariamente restare un caposaldo.
Un arresto non vale l’incolumità di un Carabiniere!
L’auspicio è che le Centrali Operative vengano invitate all’utilizzo esclusivo della radio per le comunicazioni evitando l’uso del telefono.

La Segreteria Regionale del Nuovo Sindacato Carabinieri Lombardia