Viviamo nel 2022? Certo! Ma evidentemente non per tutti. Alcuni comandanti, difatti, continuano a confondere il diritto di un lavoratore con una oramai anacronistica idea di concessione indossando, all’occorrenza, le vesti (in modo ultroneo) del “magister officiorum” di epoca romana. Sembrerebbe che un comandante di Stazione “comandi” con alcuni atteggiamenti/condotte a dir poco inadeguate al grado che finanche mal si addicono a chi riveste quel ruolo. Abitudini che non fanno altro che minare tanto il benessere quanto la serenità di tutto quel personale. Ci amareggia constatare che, a distanza di ben 208 anni, alcuni comandanti continuino ad intendere l’ “arte del comando” come un qualcosa che attribuisca loro il “potere” di concedere diritti acquisiti e statuiti da leggi specifiche: un ossimoro inaccettabile! Questo è ciò che, purtroppo, accade nella Compagnia Carabinieri di Ronciglione ed in particolare alla Stazione Carabinieri di Caprarola. Per ragioni inspiegabili ed illogiche motivazioni, viene negato ai militari perfino il diritto a potersi assentare per elevare il proprio livello culturale contrariamente a quanto stabilito dal Regolamento Generale dell’Arma dei Carabinieri che giustamente ne valorizza la ratio.
“Aspetto di difficile comprensione è anche quella che riguarda le modalità adottate per controllare l’operato dei colleghi. Sugli O.S. – si badi bene con la penna rossa – vengono annotati elementi attinenti al servizio tanto minuziosi quanto al limite della pretestuosità. Se ne potrebbe anche comprendere, ma proprio al limite, la ratio ma porre in evidenza (sarebbe più corretto specificare “in rosso”) anche fatti non rientranti nell’attività istituzionale sembra davvero fuori luogo” sono le parole di Giuseppe Mancuso Segretario Provinciale di Viterbo del Nuovo Sindacato Carabinieri che continua :”perché in presenza di dettami normativi, compendi, circolari etc…, si continua ad agire in base a valutazioni personali? Ed ancora, che valenza possono avere rispetto alle norme se non quella di creare malcontento e incidere negativamente sul benessere del personale?”.
Altra gravissima irregolarità segnalata è quella concernente la scorretta gestione dei riposi settimanali. Più e più volte è stato rimarcato dal CGA che queste giornate devono essere soggette a programmazione e che, quindi, non si può ricorrere all’istituto della concessione d’ufficio in via arbitraria!
Siamo una Organizzazione Sindacale che crede nel dialogo franco, leale e costruttivo ed è per questo che, in attesa di un riscontro, rimaniamo a disposizione per un confronto diretto teso alla ricerca di soluzioni condivise.