Nsc: “Stazione dei Carabinieri deve tornare ad avere un ruolo centrale nell’Amministrazione”

All’atto della nomina del Comandante Generale dell’Arma Gen. C.A. Teo Luzi il 16 Gennaio 2021, un velo di speranza si è immediatamente levato tra tutti i Carabinieri di ogni ordine e grado, grazie al suo discorso d’insediamento che alla luce di eventi di cronaca che hanno macchiato la reputazione dell’Arma, veniva prospettata una nuova “era” per la Benemerita, utilizzando la metafora della “Casa di Vetro”. E’ giusto ricordare che i compiti della Stazione Carabinieri vanno ben oltre rispetto a quelli stabiliti da leggi e regolamenti.La realtà delle attività dei militari della Stazione, vede quest’ultimi quotidianamente impegnati ad interagire con la popolazione che richiede sicurezza e merita vicinanza o consigli.Da ciò ne deriva che il rapporto tra la cittadinanza e i Carabinieri della Stazione, Comandanti in primis, si sostanzia sulla conoscenza diretta e reciproca con il cittadino ove ne consegue quella “rassicurazione sociale”. È quanto sostengono Vincenzo Incampo, Nicola Magno e Michele Capece, segretari generali regionali rispettivamente di Basilicata, Puglia e Campania del Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC).Ci chiediamo il perché questa realtà di prossimità, già bistrattata da carenze di organico endemico e che meriterebbe altre attenzioni sia stata afflitta dalla Circolare nr. 944001-T70-1/Pers.Mar del 4 gennaio 2021 e successive integrazioni ad oggetto: “Valorizzazione della Professionalità dei Comandanti di Stazione Territoriale e criteri per l’avvicendamento all’incarico.” Un valzer di trasferimenti a nostro parere inutile se prima non si ristruttura l’intera Istituzione e si provveda ad accorpamenti ormai necessari. Nelle piccole realtà, spesso geograficamente isolate i Comandanti di Stazione e i propri militari, vengono ritenuti, sempre a disposizione dei cittadini, senza limiti di orari o di divisa.È innegabile che oggi alle Stazioni Carabinieri i militari non sono più sereni.Spesso si attuano trasferimenti di fatto penalizzanti e punitivi dei militari proprio perché non vi è dialogo e ascolto. Un militare sereno, è un militare che può offrire un miglior servizio. Il militare alla Stazione vice in pieno la disciplina e spesso si sente giudicato con maggiore severità rispetto ai colleghi di altri reparti.Vari comandanti di stazione di fatto, per “statutum vice” subiscono il mancato innalzamento delle note caratteristiche per molto più tempo rispetto ad altri colleghi ispettori, proprio per evitare che gli stessi possano, legittimamente ambire, ad altri incarichi o trasferimenti, nonostante il delicato incarico ricoperto che meriterebbe, di massima, un maggior apprezzamento.I Comandi Stazione sono oggettivamente oberati di attività burocratiche delegate dagli organi sovraordinati che, sommati alla miriade di attività delegate dalla A.G, sono fonte di stress e frustarzione.Questa O.S. ha tutto l’interesse di riportare la Stazione Carabinieri ad avere un ruolo centrale nell’Amministrazione.Con l’entrata in vigore della Legge 46 del 28 aprile 2022 le Associazioni Sindacali a carattere militare sono ormai realtà.

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