Dopo l’inspiegabile decisione dell’amministrazione di chiudere l’infermeria presidiaria all’interno della Scuola Forestale di Cittaducale, questa Segreteria provinciale, ha raccolto numerose segnalazioni di tutto il personale che frequenta l’Istituto di formazione e di tutti i colleghi in servizio nella provincia reatina e ha scritto al Comando Generale per segnalare questa surreale situazione.
Il servizio che l’infermeria della scuola forestale forniva, oltre ad essere di vitale importanza per il buon funzionamento dell’Istituto di formazione, permetteva ai frequentatori di corso provenienti da diverse regioni d’Italia di poter contare su un servizio che è bene sottolineare è sempre e da sempre stato garantito in tutte le scuole dell’Arma dislocate sul territorio nazionale. L’amministrazione, disponendo che quei colleghi possano “appoggiarsi” all’infermeria della Legione allievi di Roma non ha tenuto conto del fatto che quel personale, per ovvie ragioni, non ha la possibilità immediata di poter ricorrere ad eventuali cure da parte del proprio medico curante, ma soprattutto che le misure adottate sono antieconomiche e non garantiscono il benessere dei colleghi, in questo modo l’Arma ostacola uno dei principali diritti di ogni cittadino – il diritto all’assistenza sanitaria.
Nonostante quel presidio sanitario abbia sempre garantito un servizio di alta qualità, fornendo valido supporto anche alla CMO durante l’emergenza pandemica, assicurando all’utenza anche un importante servizio di supporto psicologico, sono ancora più inspiegabili le ragioni che ne hanno determinato la chiusura, ragioni che chiediamo di conoscere per poter informare in modo trasparente i colleghi riguardo questa situazione – dichiara il Segretario provinciale Marco D’Ascenzi.
Chiediamo, conclude D’Ascenzi ”l’immediata riattivazione di quello che era il più importante presidio sanitario dell’Arma dei Carabinieri in tutta la provincia di Rieti e un incontro che preluda all’avvio di un confronto continuo e costruttivo con l’amministrazione”.