È di questi giorni la notizia che diversi incendi stanno attanagliando vaste zone boschive del Piemonte.
Nel condannare aspramente i colpevoli di tali sciagure, siamo costretti, mai come in questo momento storico, a rilevare l’estrema carenza di personale presso le Stazioni Carabinieri Forestali, che in alcuni Comandi si trovano ad operare addirittura in soli 2 o 3 militari. Inutile dire quanto questa grave lacuna vada ad incidere sull’operato degli addetti ai lavori, che seppur con sacrificio e sempre più spesso a discapito della propria vita privata, non riescono a sopperire a tutte le funzioni richieste dall’incarico. La responsabilità dei compiti quotidiani, già di per sé gravosa, diventa quasi impossibile da gestire, quando si sommano le situazioni straordinarie come gli attuali incendi. Tale aggravio operativo e burocatico, potrebbe per tali ragioni svilire la delicata attività investigativa necessaria all’identificazione dei colpevoli di detti reati ambientali.
Al giorno d’oggi far rispettare e proteggere l’ambiente è diventata una primaria necessità, ma nonostante ciò vengono lasciate inascoltate le richieste d’aiuto di vari Comandi Forestali il cui personale è giunto al limite di sopportazione delle condizioni psicofisiche necessarie a sostenere tali gravosi impegni.
È d’obbligo richiedere da parte dei responsabili della dirigenza forestale, un intervento urgente che possa consentire di rinforzare il personale presso quei Comandi ridotti ormai ai minimi termini ed è altresì auspicabile una più corretta ridistribuzione delle forze in funzione dell’impegno lavorativo di ogni reparto.
La Segreteria Regionale NSC del Piemonte e V.A.