Sono giunte numerose segnalazioni sulle “assurde” condizioni lavorative alle quali quotidianamente è “costretto” a sottostare il personale in servizio al Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Reggio Calabria, ritenute da questa OO.SS. irragionevoli e inaccettabili.Nella comunicazione inviata al Comando Generale è stato richiamato uno dei principi fondamentali su cui si fonda l’Arma dei Carabinieri: “Agli ufficiali generali ed ai comandanti di Corpo è lasciata libertà d’azione adeguata alla loro alte funzioni ed alle complesse responsabilità che ne derivano. Ma è pari del loro assoluto dovere, conformemente ai precetti del regolamento di disciplina militare, di lasciare a ciascuno dei propri dipendenti libertà d’azione corrispondente alla attribuzioni ed alle responsabilità di ognuno” evidenziando come: “Uno stesso compito si può eseguire egualmente bene in modi differenti; perciò quello scelto dall’inferiore non deve essere censurato, purché sia razionale, anche se l’attuazione non sia stata conforme al sistema preferito dal superiore. Nelle varie istruzioni ed operazioni, si deve, pertanto, tendere a sviluppare nei dipendenti il sentimento dell’iniziativa”.Dopo tale premessa questa O.S. si è interrogata su come il personale del citato Reparto, operante in territorio ad alto indice criminale, potrebbe adempiere ai suoi compiti se privato di ogni libertà d’azione, fosse anche la più elementare e costantemente pervaso da minute prescrizioni intese a regolare ogni suo atto per poter operare, riducendo il personale a divenire un “mero esecutore di ordini”.In tale è cresciuto tra i colleghi un sconforto generale che lo ha indotto, da diversi mesi, a limitarsi alle minute prescrizioni tese a regolare ogni suo atto, tant’è che sembrerebbe che, a differenza del passato, viene “restituito” una sensibile parte del monte ore dello straordinario destinato a quel Reparto, come vi è un costante e considerevole numero di militari che aderisce ad ogni interpellanza per altri uffici.Questa O.S. sarebbe lieta di comprendere il motivo per cui uno storico reparto come quello in questione, non sia stato capace di dissuadere, visto il clima creato, ogni militare dall’aderire alle diverse interpellanze volte a sostituire il gran numero di militari “volontariamente” trasferiti ad altri reparti. Come se non bastasse, ci è stata segnalata l’interpretazione al quanto singolare di alcune disposizioni già oggetto di approfondimento da parte del Comando Generale. In particolare, per quanto consegue le disomogeneità applicative della disciplina relativa alle modalità di fruizione del trattamento alimentare gratuito (TAG) atteso che specificatamente viene indicato l’orario non corrispondente alla reale fruizione della pausa, mentre i militari spesso consumano il pranzo nella postazione di lavoro; sono state disattese le disposizioni in merito alla fruizione del riposo settimanale, poiché è stato segnalata l’abitudine consolidata di impiegare il militare in orari pomeridiani (ad esempio turno 14/20), per poi concedere il riposo il giorno successivo; infine la medesima disposizione sembrerebbe sia stata interpretata in modo del tutto singolare dal momento che spesso viene garantito ad alcuni militari la sistematica fruizione del riposo settimanale nella giornata di domenica, a discapito di altri militari che sono “costretti” a beneficiare del riposo in altri giorni della settimana, a volte segnati addirittura d’ufficio.Qualora quanto sopra fosse ritenuto fuorviante, i Comandi Superiori sono stato invitati a verificare quanto rappresentato e accertare l’attendibilità degli elementi oggettivamente comprovanti uno stato di disagio del personale del Nucleo Investigativo in questione, ritenuto da questa O.S. di fondamentale importanza per il contrasto alle organizzazioni criminali di tipo mafioso, pertanto si continuerà a monitorare l’evolversi dei fatti sopra esposti, così come quelli che vengono quotidianamente esposti ai rappresentati del Nuovo Sindacato Carabinieri.
Convenzione con “MIAPENSIONE”
La Segreteria Nazionale ha stipulato una convenzione con MIAPENSIONE (società di consulenza previdenziale) che ha riservato agli iscritti al Nuovo Sindacato Carabinieri condizioni agevolate.