Le festività di Pasqua rappresentano l’occasione per stare in famiglia e con i propri cari per milioni di cittadini: tra questi, ovviamente, figurano anche molti carabinieri.
A Napoli invece, mentre il servizio mattutino dei carabinieri si apprestava a terminare e giungeva pertanto il momento, per molti di loro, di trascorrere in famiglia la Santa Pasqua, in tanti sono stati contattati dai propri Comandanti di Reparto e avvisati che avrebbero dovuto svolgere anche un servizio notturno, per il “sopraggiunto” servizio d’Ordine Pubblico al Santuario della Madonna dell’Arco in Sant’Anastasia.
Il tutto, senza alcun rispetto e interesse per il benessere dei militari e delle loro famiglie.
Ora, se ben si comprende l’esigenza di servizio, il Nuovo Sindacato Carabinieri ritiene invece incomprensibile che una simile necessità possa essere sorta all’improvviso, e per giunta di domenica mattina, dato che la festa religiosa della Madonna dell’Arco è vissuta a Napoli dai fedeli nella sua imponenza “soltanto” da sei secoli.
Appare evidente, dunque, che si abusa della disponibilità dei militari a discapito della sicurezza, in considerazione del fatto che, in piena festività, il personale in giornata non è riuscito a riposare in modo congruo per affrontare successivamente il servizio notturno, senza dimenticare la vita privata che risulta sempre più compromessa.
In merito, si ritiene che l’Ordine Pubblico debba essere una prerogativa dei Reggimenti, dove vi è personale addestrato ed equipaggiato per far fronte a determinate esigenze.
L’Arma territoriale, invece, è deputata ad altre attività, anche se di recente, per via dei molteplici impieghi, la si può definire all-inclusive: tutto fa tranne quello per cui è preposta.
Ma su questo chiederemo una risposta esaustiva direttamente al Comando Generale dell’Arma.
La Segreteria Provinciale del Nuovo Sindacato Carabinieri di Napoli