Questa Segreteria Provinciale ha ricevuto alcune segnalazioni da propri iscritti secondo le quali diversi punti cottura attivi nell’ambito del Gruppo Carabinieri Rho (MI) non verserebbero in condizioni adeguate per la fruizione dei pasti da parte dei militari ivi accasermati perché ancora sprovvisti della prima dotazione di stoviglie, pentole e posate nonché per la carenza di alcuni accessori da cucina che non consentono il confezionamento dei pasti.
Solo la buona volontà e l’iniziativa di qualche militare che, mettendo mano al proprio portafoglio ha permesso, in alcuni casi, di superare dette criticità. Tuttavia ciò è impensabile perché tali impegni dovrebbero ricadere sull’ amministrazione che deve garantire l’efficienza dei punti cottura e non, invece, sugli stipendi dei militari.
La caserma intesa come “casa del carabiniere” non può prescindere dalle condizioni di vivibilità e praticità a beneficio dei militari che la abitano e che giornalmente si trovano a compiere il proprio dovere con spirito di sacrificio e responsabilità in favore dei cittadini, talvolta in contesti degradati e rischiosi sotto il profilo della sicurezza. Tali sacrifici sarebbero senz’altro meglio tollerati e affrontati con uno spirito diverso se, nei momenti di libertà, i militari potessero trovare in caserma un ambiente più sereno e confortevole e, nello specifico, dei punti cottura efficienti anche sotto il profilo igienico sanitario.
Questa Segreteria pertanto auspica che venga fatto un punto della situazione in merito all’ efficienza di tutti i punti cottura e delle mense delle caserme presenti in questa provincia al fine di prendere cognizione e superare ogni criticità emergente, anche con riferimento alle modalità di fruizione dei pasti, affinché sia data la possibilità a tutti i militari di consumare i pasti negli orari e nelle modalità previste, agendo nell’ interesse e per benessere del personale.