«Argomento molto sensibile ai Carabinieri e che ritorna frequentemente come in un loop – spiega il Segretario Generale Puglia Nicola Magno – fin troppo spesso si verificano casi in cui i militari, distintisi particolarmente in attività di polizia giudiziaria ed in azioni che attengono a interventi di soccorso, dimostrando coraggio, perseveranza, non solo per orgoglio personale, ma se non anche, per la più ampia espressione delle proprie capacità e non in ultimo, per dare una risposta positiva ai cittadini, ben facendo apparire l’Arma dei Carabinieri, nonché il proprio reparto di appartenenza, con conseguente risonanza mediatica che concepisce il pubblico compiacimento, si minimizzano, se tutto va bene, con una mera “pacca sulla spalla”».Difatti, tutto parrebbe basarsi esclusivamente su quel sostantivo femminile che da potere all’organo competente di adottare una decisione effettuando, in base al codice dell’Ordinamento Militare, una scelta fondata sulla ponderazione di una ricompensa da elargire o meno al militare.È ovvio – sottolinea Magno – che la non oggettività che spesso lascia spazio ad interpretazioni personali, genera malumori ed incide gravemente sul benessere del personale che ha operato in primis, e di riflesso, sull’intero reparto di appartenenza, destabilizzando i militari che da sempre, con impegno, perseverano quotidianamente nell’attività istituzionale.Voglio porre l’accento proprio su questi aspetti della norma, scrivendo una nota a chi di competenza – conclude – perché una mancata richiesta di ricompensa, incide sul piano motivazionale, sia per il suo espresso significato morale, sia più in concreto, per i riflessi sulla vita professionale stessa del militare.
Convenzione con “MIAPENSIONE”
La Segreteria Nazionale ha stipulato una convenzione con MIAPENSIONE (società di consulenza previdenziale) che ha riservato agli iscritti al Nuovo Sindacato Carabinieri condizioni agevolate.