Il Nuovo Sindacato Carabinieri denuncia al Comando Generale alcune particolari criticità in atto al 4° Reggimento a Cavallo per quanto concerne le basilari norme di fruizione delle licenze e riposi dei militari. “Nonostante le ormai consolidate normative di settore, sembra essere tornati a 200 anni fa – sostiene il Sindacato – quando i Carabinieri non avevano alcun diritto e i riposi e le licenze, erano mere concessioni dei Comandanti anziché come di fatto oggi sono: veri e propri diritti costituzionalmente garantiti“.
Al Reggimento a Cavallo, non pervenuta nemmeno la programmazione delle licenze, oltre a non esserci alcuna regola sui servizi da svolgere prima e dopo le varie assenze poiché capita ad esempio, di rimontare dopo i riposi o licenze con turni notturni tipo 0-6 e far servizio con turno 18-24 prima del giorno di riposo.
Tali circostanze si verificherebbero maggiormente al II Squadrone.
Inoltre, nonostante vi siano disciplinati dei tempi perentori per comunicare ai militari i servizi del giorno seguente, di fatto non sono mai rispettati salvo nei fine settimana quando probabilmente, chi si occupa di tali incombenze ha più fretta di chiudere l’ufficio e andar via.
A ciò si aggiungono doppi turni giornalieri programmati anche di sei ore cadauno e turni notturni dopo aver svolto servizio nelle fasce pomeridiane.
“La situazione deve essere affrontata con urgenza da parte del Comando Generale – conclude il Nuovo Sindacato Carabinieri – poiché, a quanto pare, i militari in servizio al Reggimento a Cavallo, stanno vivendo una perdurante condizione di malessere e frustrazione. Vigileremo e continueremo a monitorare la situazione – chiosa la Segreteria Nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri – perché non è più tollerabile che tutt’oggi vi sia ancora poca attenzione a questi aspetti fondamentali della vita personale e professionale di un militare“.
La Segreteria Nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri