La segreteria provinciale di Avellino del Nuovo Sindacato Carabinieri, dopo aver esposto già in altre occasioni, con interventi sindacali indirizzati al Comando Generale, e rilevando l’acuirsi delle criticità, manifesta con questo comunicato, la preoccupazione relativa alla carenza organica che vede interessati i reparti territoriali dell’Arma Avellinese e soprattutto nelle ormai inconsiderate carenze delle Aliquote/Sezioni Radiomobili di questa provincia, le quali, come riscontrato fattivamente, colpiscono con numeri preoccupanti le Compagnie Carabinieri di Avellino, Ariano Irpino, Baiano, Montella e Sant’Angelo dei Lombardi. I predetti reparti Radiomobili, in carenza d’organico, ormai sono costretti a surplus lavorativi significativi per cercare di coprire con costanza il turno h24 di primo intervento (compito prioritario come da Pubblicazione N-16), che spesso viene riversato sulla già gravosa attività istituzionale delle Stazioni Carabinieri presenti sul territorio, con personale che, oltre a non essere adeguatamente equipaggiato per adempiere al servizio di pronto intervento, soprattutto, non ha quella opportuna conoscenza di “interesse operativo” perché trattasi di aree non ricomprese nella loro giurisdizione. Questa prassi, ormai consolidata da diversi anni e che da evento sporadico si è trasformata in sistematico protocollo, che va a ledere non solo la qualità del servizio prestato al cittadino, ma anche il benessere del personale proveniente da questi “reparti di ripiego”. Difatti, questi ultimi, si trovano a dover sopperire, non solo alla subentrata attività di pronto intervento, ma anche ai servizi disposti dai Comandi Superiori, quali ordini pubblici e traduzioni, senza dimenticare le burocrazie ordinarie e soprattutto gli adempimenti che la neo legge Cartabia ha introdotto e per la quale, giusto come inciso, si è ancora in attesa di una adeguata formazione e idonea strumentazione.
Questa segreteria comprende la situazione di “diradamento” d’organico che oltre alla Provincia di Avellino interessa gran parte del territorio nazionale, dovuta ai congedi per sopraggiunta età pensionabile e ad i trasferimenti in altre regioni tramite i vari sistemi di movimentazione del personale e al mancato ricambio generazionale, ma non è comprensibile come il Comando Provinciale di Avellino non sia ritenuto un territorio da ripianare sotto questo aspetto. Tuttavia, appare opportuno ribadire che, la significativa vacanza organica, oltre ad incidere sulla qualità del servizio comporta un considerevole carico lavorativo che, ricadendo sulle già esigue forze in campo, turni assiduo-continuativi intervallati da pause inadeguate, ricorso alla variazione dei riposi programmati, sospensione volontarie e NON di licenze e permessi, sono elementi che condizionano esponenzialmente il benessere del personale.