Disparità di trattamento tra poliziotti e carabinieri a Venezia: l’intervento di NSC

A seguito di una segnalazione pervenuta da parte di alcuni iscritti al segretario generale provinciale del Nuovo Sindacato Carabinieri di Venezia Massimiliano Riccio, è emersa una significativa disparità di trattamento tra operatori di pubblica sicurezza.
Nello specifico, il divario riguarda poliziotti e carabinieri: si tratta di un fenomeno non limitato esclusivamente alla città lagunare di Venezia ma che si riscontra anche in altri luoghi d’Italia.
Secondo quanto rilevato, solo i poliziotti possono usufruire di tutti i vantaggi e dei benefici economici derivanti dallo svolgimento del proprio servizio in aree riconosciute come sedi disagiate.
I vantaggi includono punteggi incrementali per i concorsi, nei trasferimenti e altri privilegi.
Per comprendere meglio questa disparità, si può considerare un esempio concreto: un carabiniere che presta servizio istituzionale a Venezia Castello, al Comando Stazione Carabinieri di Venezia San Marco  – ubicato nel sestiere di Castello 4693/A –  non è considerato operante in una sede disagiata.
Al contrario, un poliziotto che lavora al Commissariato di Venezia San Marco – sede ubicata a Venezia Castello -Fondamenta San Lorenzo 5053 – distante solo cinque minuti a piedi dal Comando Stazione Carabinieri di Venezia San Marco, riceve i benefici.
Ci si chiede come il Comando Generale possa adottare criteri così diversi da quelli della Polizia di Stato nel singolo sedime disagiato.
Per definire una sede decentrata, bisogna tenere conto delle condizioni geografiche, climatiche, della carenza di rete idrica o fognaria e di servizi pubblici essenziali, della mancanza di obbligo scolastico e delle difficoltà di collegamento con altri centri abitati.
Appare evidente che Venezia, con il grande disagio ambientale che la caratterizza, dovrebbe essere considerata una sede disagiata.
Infatti, i vertici della Polizia di Stato e il Ministro dell’Interno hanno già stabilito questa condizione da alcuni anni.
Non è comprensibile che i criteri di valutazione adottati dal Ministero dell’Interno e dal Comando Generale dell’Arma per individuare le sedi disagiate siano così drasticamente diversi, soprattutto considerando che i reparti situati nella stessa località, anche a distanza di poche centinaia di metri, siano valutati in modo completamente opposto.
Questa Segreteria Provinciale ha segnalato tale disparità di trattamento, interessando la propria dirigenza regionale e nazionale affinché venga valutata l’opportunità di intervenire presso il Comando Generale per rivedere i criteri di valutazione delle sedi disagiate.
Si è inoltre considerato di informare, attraverso la Segreteria Nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri, il nostro Ministro della Difesa riguardo a tale disuguaglianza, al fine di tutelare gli iscritti al Nuovo Sindacato Carabinieri non solo a Venezia, ma in tutta Italia.
“Questa situazione – dichiara Massimiliano Riccio – deve essere risolta per garantire equità e giustizia ai nostri iscritti che lavorano in condizioni difficili”.
“Continueremo – conclude il segretario generale provinciale di NSC Venezia – a rappresentare problemi e disuguaglianze per loro”.
Per ulteriori informazioni, è possibile scrivere all’indirizzo venezia@carabinierinsc.it

 

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