Carabiniere dopo intervento non può svolgere servizi operativi, ma il Comando lo costringe in macchina. Nsc Puglia: «Disagio inascoltato, perché tanta indifferenza?»

Ancora una volta ci si interroga, su quale sia davvero la difficoltà per taluni comandanti nel comprendere che il proprio personale va ascoltato ed aiutato, soprattutto se quel militare ha rappresentato le sue oggettive difficoltà nell’espletare il servizio, per via di sopraggiunte e comprovate condizioni fisiche post operatorie.

A denunciarlo è la segreteria regionale Puglia del Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC), per voce del segretario generale regionale Nicola Magno.

«Non è possibile soprassedere su una condizione fisica importante, di fatto sminuita difronte ad una idoneità dell’infermeria» precisa Magno.

Il militare in questione, residente a Lecce e in servizio al nucleo radiomobile di Bari, ha subito un delicato intervento chirurgico che non gli permette di stare seduto per molto tempo. Nonostante l’idoneità ricevuta dall’infermeria militare per tornare in servizio, le sue condizioni non gli permettono di svolgere l’incarico operativo.

«Il collega versa in condizioni d’animo e psicofisiche del tutto inadatte all’incarico attribuitogli.» Ci si domanda quindi, il perché determinate situazioni si verifichino ancor oggi, nonostante le innumerevoli campagne a sensibilizzare l’amministrazione ad un sostegno più concreto, nei riguardi del proprio personale che lavora con serietà e dignità. «Ci si interroga – aggiunge Magno – anche su cosa può fare una o.s. a sostegno di un collega in oggettiva difficoltà al di là se questi sia tesserato o meno, di certo non guardiamo la trattenuta stipendiale, a guidarci in questa missione c’è di sicuro l’amor proprio per la benemerita e per i colleghi che credono in noi e ci chiedono aiuto, sostegno, supporto anche morale.» NSC Puglia ha interessato il Comando Generale con una nota dettagliata sul caso, certi di una celere risposta alle criticità lamentate, tesa ad alleviare le sofferenze, il disagio che opprimono il collega. Che si adottino gli opportuni aiuti assistenziali e si rivaluti la mansione con una più adatta alle sue condizioni di concerto con la Legione Puglia. Noi del Nuovo Sindacato Carabinieri ci adoperiamo per il Carabiniere lavoratore, la sua dignità di uomo/donna, militare ed il suo benessere.

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