NSC: “Il Governo intervenga sul caso dei 72 Carabinieri specializzati per raddoppiare i Nuclei Tutela Agroalimentare, mai movimentati”. Il segretario generale Massimiliano Zetti: “Strutture mai diventate operative”

“L’operazione annunciata dal Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida nel novembre 2022 è in parte rimasta sulla carta: il proposito  di raddoppiare i Nuclei per la Tutela Agroalimentare specializzando nuovi Carabinieri è rimasto incompiuto, pare per insufficienza di fondi stanziati ” : a dichiararlo è Massimiliano Zetti, segretario generale del Nuovo Sindacato Carabinieri.
“A fine aprile 2023, presso la Scuola Forestale Carabinieri di Città Ducale – spiega –  il Generale C.A. Pietro Marzo e il Generale B. Giampiero Andreatta C.A. annunciavano la conclusione del corso di specializzazione e formazione di centoventi sentinelle, così venivano definite da alcuni organi di stampa, della qualità agroalimentare”.
“A oggi, purtroppo – commenta –  dobbiamo rilevare in maniera sconcertante che settantadue delle centoventi sentinelle sono ancora in servizio presso i vecchi reparti, in attesa di essere trasferite ai Nuclei di Tutela Agroalimentare dove sono già state destinate”.
“Oltre a inficiare i buoni propositi del Governo, atteso che sono state spese cifre cospicue per istituire nuovi Nuclei, sette dei quali ancora non operativi – sottolinea – c’è il disagio di settantadue famiglie che attendono di sapere quale sarà il loro destino”.
“Addirittura, alcuni Carabinieri dopo il corso avevano già trasferito i familiari presso le località dove erano stati destinati – precisa ancora il segretario generale –  credendo che dopo l’estate 2023 sarebbe avvenuta la movimentazione: invece, paradossalmente, i colleghi sono ancora in servizio presso i vecchi reparti”.
“Abbiamo quindi chiesto ai Ministri dell’Interno, della Difesa e dell’ Agricoltura – aggiunge  –  nonché al Comando Generale dell’Arma, di sapere quali siano gli intoppi burocratici che impediscono lo sblocco della situazione, al fine di dare risposte certe e chiare a quei Carabinieri e ai loro familiari e potere così uscire dal limbo surreale che sta minando la serenità e l’entusiasmo dei colleghi coinvolti”.
“A questo punto – conclude Massimiliano Zetti –  non ci interessa sapere se le responsabilità siano del Governo o di chi, in ambienti della Difesa, abbia sbagliato i calcoli preventivi delle risorse necessarie per l’operazione ma chiediamo che al più presto si ponga fine a questa situazione di stallo “.

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