Di oggi la notizia, diffusa dai telegiornali, riguardante l’impegno del Governo nazionale ad approvvigionare le Forze dell’Ordine dei giubbetti anti – taglio, a seguito degli episodi di violenza a Milano che hanno visto coinvolti carabinieri e poliziotti.
Una buona notizia, certamente.
Si sottolinea però che in materia di sicurezza si è sempre un passo indietro, malgrado le buone intenzioni.
Bisognava attendere che si verificasse un episodio clamoroso per intervenire, nello specifico il ferimento del collega della Polizia di Stato Christian Di Martino?
Il Nuovo Sindacato Carabinieri ha chiesto già nel 2022 di dotare i colleghi di questo particolare accessorio salva vita, il gilet tattico.
Di seguito la richiesta formulata dal sottoscritto Natalino Leobono, allora segretario generale provinciale di Bari, oggi responsabile dell’Ufficio Aggiornamento e Perfezionamento Superiore di NSC e segretario generale regionale vicario Puglia, a conferma dell’impegno costante e continuativo in tema di sicurezza.
“Nel rispondere alle numerose e ripetute sollecitazioni rappresentate dal personale Operatori di Primo Intervento – in particolare modo il personale del Radiomobile – circa la possibilità di prevedere l’uso di un gilet tattico , che consenta di alleggerire il carico degli accessori in dotazione che oggi gravano sul cinturone, la Segreteria NSC Puglia, di concerto con le altre Segreterie, a partire da quella nazionale, ha proposto al Comando Generale dell’ Arma dei Carabinieri di valutare alcune riflessioni e proposte.
I gilet tattici – anti taglio hanno conosciuto un forte sviluppo negli ultimi decenni, con l’utilizzo progressivo da parte delle Forze Armate di vari Paesi compreso il nostro e come dotazione individuale.
L’industria moderna studia di continuo nuovi materiali da impiegare per questo prezioso indumento, con la necessità di inserire piastre balistiche insieme all’equipaggiamento.
Già in uso ai carabinieri impiegati in particolari attività, per esempio quelli dislocati nelle missioni all’estero, ma anche in quei Reparti speciali laddove si richiede un impiego operativo particolare, il gilet tattico rappresenta il giusto vestiario per comodità e praticità.
NSC ritiene che i militari del Radiomobile, ma anche delle Stazioni, proprio per la tipologia del servizio espletato e in quanto Operatori di Primo Intervento, debbano essere equipaggiati con un abbigliamento tale da consentire loro di intervenire con comodità e praticità.
Essere sempre pronti e operativi, avendo con sé e individualmente una protezione balistica con tutto l’occorrente per agire in sicurezza come il tonfa, la torcia, il coltello, la radio portatile e in ultimo la pistola taser, risulterebbe una soluzione che impedisce all’operatore di dimenticarsi d’essere protetto.
L’uso di tale accessorio di fatto aumenterebbe lo standard di protezione oltre a fornire un approntamento rapido e confortevole”
Natalino Leobono responsabile dell’ Ufficio Aggiornamento e Perfezionamento Superiore del Nuovo Sindacato Carabinieri
Segretario generale regionale vicario NSC Puglia