L’Ufficio Organizzazione Mobile del Nuovo Sindacato Carabinieri plaude all ’operato delle due squadre del 4° Battaglione Carabinieri Veneto.
Tutti coordinati, decisi e sicuri di ciò che stavano facendo, ognuno con il proprio ruolo, i colleghi con il loro intervento hanno consentito le operazioni di abbattimento di alcuni alberi del Parco Don Bosco di Bologna, osteggiate e intralciate da un folto gruppo di manifestanti.
Di particolare efficacia, si è rivelato il dispositivo di copertura intorno all’area delimitata messo in atto nell’occasione.
Esprimiamo massima vicinanza e solidarietà ai colleghi del Reparto Mobile di Padova, rimasti feriti.
E, in particolare ,a due carabinieri del 4° Battaglione Veneto finiti in ospedale a seguito degli scontri provocati dai manifestanti.
I FATTI
Nella giornata di mercoledì 3 aprile 2024 due squadre del suddetto Reparto, unitamente ad altre tre squadre del II° Reparto Mobile di Padova in servizio di Ordine Pubblico a Bologna, erano impiegate nello sgombero del presidio al Parco Don Bosco, che si è rivelato fin da subito problematico.
Duecento persone, la maggior parte militanti in vari circuiti anarchici e antagonisti, hanno immediatamente ingaggiato una resistenza attiva con aggressioni fisiche, calci, pugni e sputi nei confronti dei colleghi.
Gli scontri sono continuati successivamente con lanci di bottiglie, pietre e bastoni ed è volata anche qualche transenna.
L’azione eversiva è scattata subito dopo che gli uomini del 4° Battaglione e i colleghi del Reparto Mobile di Padova hanno delimitato l’area del cantiere.
A ben poco son servite cariche di alleggerimento e con il solo uso dello scudo.
Un vero e proprio bollettino di guerra tra le Forze di Polizia: sedici i feriti ,tra cui due operatori del 4° Battaglione.
IL GIORNO DELLE DOMANDE
Occorre garantire l’incolumità fisica di ogni singolo operatore di Ordine Pubblico.
Viviamo in un clima di terrore indotto, dopo i fatti di Pisa.
Tutto questo a discapito del singolo carabiniere o poliziotto impiegato nell’Ordine Pubblico e nella sicurezza.
Ci chiediamo: fino a che punto bisogna arrivare per avere nuovi protocolli operativi chiari e concisi?
Attendiamo forse che accada qualcosa di ben più grave?
Questa volta è andata bene e noi speriamo di cavarcela sempre così.
Invitiamo i destinatari di questa nostra nota di elogio e considerazione a valorizzare sapientemente la professionalità di tutti quei colleghi che, nella giornata del 3 aprile 2024, hanno fatto sì che sui giornali non comparisse una notizia di cronaca nera, bensì un evento che ha dato lustro all’Amministrazione e allo Stato.
Attendiamo un riscontro in merito alla nostra richiesta, ringraziando tutti i colleghi coinvolti per aver tenuto alto l’onore del nostro Reparto.
Massimo Salciccioli collaboratore nazionale dell’Ufficio Organizzazione Mobile del Nuovo Sindacato Carabinieri