Ricorrenza della fondazione del Corpo Forestale dello Stato. NSC: “Valorizzare i carabinieri forestali che continuano a lavorare per gli stessi obbiettivi”

Duecentodue anni di gesta forestali, 202 anni di specialità, 202 anni di impegno al servizio della natura e del patrimonio ambientale che devono continuare a essere celebrati nonostante il “cambio di giubba”.
La preservazione degli ecosistemi, la tutela degli ambienti di vita naturali – montani, agresti, fluviali – e la tutela di flora e fauna che li popolano, sono gli impegni e le responsabilità quotidiane che gli uomini e le donne dell’ex Corpo Forestale dello Stato continuano ad assolvere quotidianamente, con la specifica formazione tecnica che li contraddistingue: un bagaglio di competenze che si trasportano da un percorso professionale di valore e che, da qualche anno, l’Arma dei Carabinieri ha ereditato e ha l’obbligo di valorizzare.
Il Nuovo Sindacato Carabinieri sostiene che questa identità pluricentenaria, nata nel 1822 come “Amministrazione forestale per la custodia e la tutela dei boschi”, debba essere custodita e valorizzata, anche attraverso gli strumenti di valorizzazione economica e normativa che l’attuale periodo negoziale ci consente.
Ecco perché, fin dal primo incontro negoziale al Dipartimento della Funzione Pubblica, il Nuovo Sindacato Carabinieri ha avanzato, tra le altre, proposte che possano valorizzare le competenze specifiche di questi professionisti, tra cui l’indennità di comando, per i Comandanti dei Nuclei Forestali e dei Nuclei Parco – strutture parificate alle Stazioni Carabinieri – i cui Comandanti di fatto svolgono le stesse mansioni “di comando” dei paritetici Comandanti dell’Arma territoriale.
Con sufficiente soddisfazione, abbiamo apprezzato il riconoscimento – per la prima volta in assoluto dal momento dell’assorbimento del CFS nell’Arma – di tale indennità nell’ultima ripartizione del FESI.
Tuttavia, questo non è sufficiente, per il Nuovo sindacato Carabinieri, a dare pari valore al pari impiego di quei Comandanti.
Pertanto, il nostro prossimo obbiettivo sarà, ora, quello di rendere strutturale tale indennità di comando, per i Comandanti dei Nuclei Forestali e dei Nuclei Parco.
Continueremo a sostenere le nostre proposte avanzate al Governo, affinché vengano avallate e finanziate, con l’obbiettivo di accreditare i giusti riconoscimenti agli attuali Carabinieri Forestali, che di fatto continuano ad avere la responsabilità della “nostra” natura nelle loro mani.
Ricordiamo sempre con la massima solidarietà gli oltre settemila colleghi che vennero militarizzati a forza da un Governo miope e fortunatamente breve, facendo credere agli italiani che sopprimendo il glorioso Corpo Forestale dello Stato, lo Stato avrebbe risparmiato. Nulla di tutto ciò è accaduto.
Personale civile, sindacalizzato ritrovatosi d’improvviso senza tutele sindacali.
Il Nuovo Sindacato Carabinieri è sempre stato dalla parte dei colleghi forestali tant’è che il Segretario Generale Aggiunto è sempre stato un Forestale, e dispiace che alcuni colleghi si siano fatti irretire sindacalmente da parte di chi non aveva alcun interesse nei loro riguardi.
W i Forestali!

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