Monica Giorgi, presidente del Nuovo Sindacato Carabinieri, sentito il parere di diversi colleghi e dirigenti sindacali, esprime le proprie criticità in merito alla circolare emanata dal Comando Generale in cui si chiede di soddisfare le esigenze introdotte dalla riforma Cartabia.
In particolar modo ci si riferisce all’opportunità di riprodurre con audio e video delle dichiarazioni rese da terzi al personale di PG.
Rileviamo pertanto che si chiedono al personale adempimenti che, allo stato dei fatti, non possono essere portati a termine. Questo perché l’Arma non è ad oggi provvista di equipaggiamenti idonei a tale scopo, tra cui schede sd di capacità tale da contenere il materiale audio visivo registrato; fotocamere idonee e attrezzi utili a rendere agevoli le procedure di verbalizzazione.
Ancora, le telecamere fornite in precedenza per i servizi di pattuglia, se utilizzate ai fini della Riforma Cartabia, saranno precluse al personale impegnato nel pattugliamento e la loro capacità di 4gb, non permette di superare i 29 minuti di registrazione. Questo in particolare, rappresenta un grosso limite nell’espletamento dell’attività.
Le criticità sono molteplici e occorrono dotazioni idonee per poter procedere come chiesto dalla circolare. Oltre ad attrezzature all’avanguardia, servono anche dispositivi di archiviazione che permettano di conservare in sicurezza i dati acquisiti. NSC ha già scritto in precedenza al comando generale esprimendo le proprie perplessità e adesso torna a farlo elencando dettagliatamente tutte le problematiche dal punto di vista logistico. Il personale non può ottemperare con il “fai da te” né a sue spese con strumentazione privata.
La “soluzione” che al momento ci sentiamo di suggerire ai nostri colleghi per tutelarsi, e per una corretta trasparenza delle operazioni compiute, è quella di dare atto, nei verbali da loro redatti, della marca, del modello, nonché delle caratteristiche della strumentazione messa loro a disposizione dall’Amministrazione.