La Corte di Cassazione, nell’esaminare la sentenza di condanna a sei mesi di reclusione emessa alcuni mesi fa dalla Corte Militare di Appello, ha rimesso gli atti alla Corte Costituzionale per verificare la presunta illegittimità costituzionale di alcuni articoli del Codice Penale Militare che portarono alla condanna del segretario generale del Nuovo Sindacato Carabinieri Massimiliano Zetti.
In attesa del dispositivo di sentenza, si apre un’ interessante disquisizione tecnica sulla legittimità costituzionale del reato di diffamazione militare previsto dal Codice Penale Militare e che potrà riguardare anche i tanti e molti militari che vengono processati per reati di opinione. Giova ricordare anche che il segretario generale Massimiliano Zetti era stato giudicato colpevole per fatti accaduti durante l’esercizio dell’attività sindacale presso una Caserma dei Carabinieri.
Per tali fatti, nonostante la sentenza – di cui si occuperà la Consulta – non fosse mai diventata definitiva, il sindacalista era stato sanzionato disciplinarmente più volte: sanzioni impugnate al TAR della Toscana poiché ritenute illegittime e ingiuste.
In attesa della sentenza della Consulta, che potrà avere riverberi anche sulle sanzioni inflitte con la possibilità di arrivare alla riapertura dei procedimenti disciplinari, si ritiene di dovere evidenziare la splendida attività del capo dell’Ufficio Legale del Nuovo Sindacato Carabinieri, avvocato professore Michele Corcione, che con il suo intenso lavoro da grande e fine giurista ha sollevato le eccezioni dinanzi alla Corte Suprema di Cassazione.
Il Nuovo Sindacato Carabinieri, Roma 13 dicembre 2024