Una situazione senza precedenti quella che si è creata tra le sei sigle sindacali rappresentative dell’Arma dei Carabinieri e il Comando Generale dell’Arma.
A causa dell’atteggiamento tenuto dal Comando Generale che si è prestato a interpretazioni restrittive di SMD circa l’agibilità e i diritti sindacali, mettendoci anche del suo nell’emanazione di circolari che “nelle more dei regolamenti attuativi”, risultano in palese violazione di legge, le sigle sindacali non parteciperanno più a nessuna convocazione, interrompendo di fatto le relazioni sindacali anche riguardo al percorso e alle trattative sul rinnovo del contratto.
Le sigle sindacali ignoreranno ed emargineranno il Comando Generale, ma tratteranno direttamente con il Ministero della Pubblica Amministrazione, di cui tra l’altro si attende la prossima convocazione per il quarto incontro sul rinnovo contrattuale.
In conclusione, le sigle sindacali chiedono al Comandante Generale Teo Luzi di intervenire presso gli Uffici di Stato Maggiore dell’Arma, che al momento non si sono mostrati capaci di avere un approccio corretto e accettabile verso i sindacati militari.
Diamo però atto al Comando Generale di un grande risultato ottenuto: quello di aver messo tutte d’accordo le sigle sindacali dell’Arma dei Carabinieri.
Il Nuovo Sindacato Carabinieri