Nsc Friuli V.G.: "Bodycam corretta risposta alle esigenze attuali"

ElRi
11 Aprile 2022

Nsc Friuli V.G.: “Bodycam corretta risposta alle esigenze attuali”

Di sicurezza sui luoghi di lavoro e del personale si è parlato – mai troppo – in molte sedi. Con le nuove tecnologie messe a punto l’Arma ha fatto passi da gigante, magari in ritardo rispetto ad altri Corpi, ma comunque li ha fatti. I taser sono l’ultima di queste innovazioni tese a garantire la sicurezza degli operatori. Come le tanto discusse, ma fondamentali, bodycam. Già le bodycam, strumento utilissimo per salvaguardare la propria e l’altrui sicurezza, per non lasciare adito a controversie che in troppe circostanze hanno visto coinvolti gli operatori chiamati ad intervenire. Le bodycam sono la corretta risposta ad esigenze attuali, nelle more di quella innovazioni utili e pratiche per il personale. Non si può utilizzare il proprio telefono per riprendere situazioni di pericolo per gli operanti poiché, comunque, si dovrebbe impiegare almeno una mano per farlo: questo implicherebbe la scarsa sicurezza per l’operatore che verrebbe di fatto minata dall’impossibilità di poter utilizzare entrambe le mani sia per salvaguardare l’incolumità altrui sia la propria. Ora appare come una beffa ciò che è stato detto, e ribadito più volte durante una riunione dal Comandante della Compagnia di Tolmezzo: non si possono utilizzare bodycam acquistate dal personale ma eventualmente i propri telefoni per riprendere. Non si capisce quale sia la ratio (problemi di privacy? La cosa avverrebbe anche i propri telefoni) né tantomeno come possa essere garantita la sicurezza del personale operante. La bodycam, largamente utilizzata dalle forze di polizia nel mondo, ha lo scopo proprio di assicurare un diretto riscontro di quello che accade e di porre l’accento proprio a quella tanto sbandierata sicurezza operativa. Non si comprende, pertanto, perché se un militare acquista una bodycam non può utilizzarla mentre il proprio cellulare, con tutte le difficoltà connesse, gli è consentito. Sarebbe anche tempo che non si facessero differenze di Reparti: le Stazioni operano e sopperiscono alle mancanze croniche di molte Radiomobili. Oppure le Stazioni, come sempre, sono da considerarsi di serie B? Vogliamo che la sicurezza dell’operatore sia messa al primo posto e l’affermare cose diverse è da considerarsi come l’ennesimo passo indietro, una polemica sterile ed inutile che non comporta altro che lo svilimento del lavoro quotidiano di tutti i Carabinieri.

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