Nella giornata del 10 dicembre si è svolto il tredicesimo incontro negoziale per la definizione dell’accordo contrattuale economico 2022-2024.
La condivisione della proposta del Nuovo Sindacato Carabinieri, avanzata già durante gli incontri del mese di luglio scorso, è stata pienamente confermata con un impegno dell’87,75 % delle risorse disponibili che comportano un incremento medio lordo di 197,70 euro che, al netto delle imposte, si traducono in 100 euro netti a partire dalle qualifiche di base, a cui si dovranno sommare i risparmi prodotti dal taglio del cuneo fiscale 2025.
Nello specifico, il nuovo format previsto per il 2025 prevede un sistema che si baserà sulla defiscalizzazione e in sintesi, per i lavoratori dipendenti che hanno un reddito fra 20.000 e 40.000 euro, è prevista una detrazione fiscale calcolata su 1.000 euro con un’ eccezione per chi ha una RAL (Retribuzione Annuale Lorda) superiore a 32.000 euro.
Esempio pratico, su 25.000 euro viene applicata una detrazione di 1.875 euro, mentre su un reddito imponibile di 35.000 euro la detrazione è pari a 625 euro ( per un calcolo esatto basta sottrarre il proprio reddito da 40.000 euro, poi dividere per 8.000 e infine moltiplicare per 1000).
Questo dato finale si divide per 12 e sommato ai 100 euro dalle qualifiche di base del rinnovo, concorrerà alla formazione del nuovo netto stipendiale del 2025.
Tornando alla contrattazione, la questione relativa alla definizione dell’accessorio incontra ostacoli in virtù della differenza tra i vari Corpi componenti il Comparto Sicurezza e Difesa e difatti, la diversa dislocazione territoriale tra Polizia di Stato e Carabinieri, così come le particolari peculiarità specifiche della Guardia di Finanza o il diverso impiego delle Forze Armate, stanno provocando uno stallo derivante da una ricercata e necessaria equiordinazione.
In virtù di questo ultimo aspetto, NSC e le altre APCSM hanno valutato favorevolmente l’opportunità di riversare in toto le risorse disponibili nel Fondo Efficienza Servizi Istituzionali, in modo da gestirle in contrattazione decentrata per poi valutare, nella prossima contrattazione economica, l’opportunità di tramutarle in strutturali con la contrattazione di primo livello.
Questo comporterebbe una minore tassazione anche se allungherebbe i tempi di assegnazione, ma lo stallo materializzatosi deve trovare rapida soluzione perché è necessario, per il Nuovo Sindacato Carabinieri, chiudere la fase negoziale e far arrivare quanto prima gli incrementi stipendiali e gli arretrati nelle tasche dei carabinieri.
Nel seguire, il Nuovo Sindacato Carabinieri ha di nuovo proposto alla Funzione Pubblica di valutare la possibilità di “ritenere l’anticipo della vacanza contrattuale percepito alla fine dello scorso anno quale bonus al pari di quello riconosciuto alle professioni sanitarie” e, in considerazione delle esternazioni da parte di alcuni sindacati della Polizia di Stato che enfatizzano il loro ruolo di PS rispetto all’Arma dei Carabinieri, si è precisato alla stessa Funzione Pubblica che l’Arma dei Carabinieri è presente con più di 4500 stazioni in 7900 Comuni italiani, di cui il 70% è abitato da meno di 5000 abitanti.
Questo per ricordare il servizio svolto a favore del Paese e delle importanti privazioni a cui sono costretti i carabinieri e le loro famiglie che operano in paesi lontani dai centri urbani più importanti, sia come servizi che sotto il profilo del benessere e della vita sociale.
In funzione di tutto ciò, il segretario generale nazionale aggiunto di NSC Michele Capece ha anticipato il primo punto che sarà sostenuto nel prossimo anno agli inizi della contrattazione economica 2022-2025, ovvero “L’indennità di prossimità”.
Questa indicazione nasce da un proficuo confronto con un lungimirante Comandante della terra calabra, il quale senza esitazione ha fornito valide indicazioni sull’opportunità di riconoscere il particolare servizio svolto dal personale operante nelle stazioni, a conferma che molti Ufficiali conoscono bene le necessità e si impegnano per tutelare i propri carabinieri. Un elemento che ha suscitato profonda fiducia, purtroppo durata poco perché è bastato proseguire il viaggio verso Sud per conoscere una realtà appena diversa in una provincia siciliana in cui il Comandante Provinciale ha evitato l’incontro con questa APCSM nell’ambito di un’iniziativa assembleare e non ha dato giusta rilevanza ad un evento organizzato a tema legalità a favore dei bambini di due scuole, una materna ed una elementare, per la quale questa APCSM avrebbe apprezzato la presenza di almeno un rappresentante dell’Arma dei Carabinieri – dato che il Comandante Provinciale aveva preventivato di essere impegnato per altri eventi – così come la Polizia di Stato ha presenziato col Vicequestore in rappresentanza del Questore, e così come hanno presenziato un Assessore, diverse istituzioni, ed infine, rilevante e degna di nota, è stata la testimonianza di un Giudice in pensione che ha anche lavorato col Giudice Falcone.
Giovedì 12 dicembre ci sarà comunicata la data della prossima convocazione che sicuramente sarà a breve, per chiudere e firmare il contratto.
Sarete aggiornati
Il segretario generale aggiunto del Nuovo Sindacato Carabinieri Michele Capece