“Mario non c’è più. Non c’è più perché, in nome dello Stato che rappresentava, pensava di affermare la legge”.
Le riflessioni del Segretario Generale Aggiunto Michele Capece che esprime il pensiero univoco del Nuovo Sindacato Carabinieri a seguito della sentenza che concede la detenzione domiciliare a chi ha messo fine alla vita di un servitore dello Stato Italiano.
“Sono convinta che l’attività sindacale possa portare innumerevoli benefici alla nostra categoria. La nostra capacità di coinvolgere e raccogliere il pensiero di tanti carabinieri che lavorano ogni giorno sul territorio, ci permette di analizzare e proporre valide soluzioni che servono a tutelare chi di questa professione ne fa una missione, anche a costo della vita. Perché abbiamo il dovere di dare il giusto valore alla vita dei carabinieri e abbiamo il dovere, grazie alla missione di tutti noi, di costruire e proteggere quel carattere di sicurezza che serve alla società tutta”.
Questo l’auspicio del Segretario Nazionale Irene Carpanese.
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