Da settimane ormai si assiste a una escalation di aggressioni ai danni delle donne e degli uomini delle Forze di Polizia.
Il trend non accenna a diminuire e i dati che giungono ogni giorno sono preoccupanti: dall’inizio del mese di maggio, purtroppo, abbiamo registrato almeno otto episodi di violenza contro carabinieri e poliziotti.
Il fatto più grave è stato quello verificatosi in zona Lambrate a Milano, dove un collega della Polizia di Stato è stato accoltellato: siamo ancora in ansia per le condizioni di salute in cui versa, anche se fortunatamente la situazione sembra migliorare.
Senza dimenticare l’attacco subito a Vieste, in provincia di Foggia, dai militari dell’Arma intervenuti per sedare una rissa e a loro volta aggrediti.
E ancora, domenica scorsa, l’aggressione subita dai carabinieri di Martinella, in provincia di Salerno: il conducente di un veicolo, in evidente stato di alterazione psico-fisica, a seguito di un controllo alla circolazione stradale li ha colpiti con schiaffi e calci, procurando a uno di loro traumi e lesioni guaribili in ventuno giorni.
Il tema della sicurezza, purtroppo, è strumentalizzato da più parti per fini politici.
In realtà si tratta di una materia di fondamentale importanza che non dovrebbe avere alcun colore politico: tutti, al di là dello schieramento di appartenenza, devono prodigarsi affinché il nostro Paese sia sempre più sicuro.
La cosa più triste è il senso di demotivazione che una simile situazione può ingenerare nei carabinieri.
In molti casi, i colleghi preferiscono ormai “prenderle piuttosto che darle”, evitando almeno i processi, reali o mediatici che siano.
Chiediamo leggi speciali, protocolli operativi ed equipaggiamenti idonei e la revisione, almeno per l’Arma dei Carabinieri, dell’intero asset del Pronto Intervento.
Proprio in merito a quest’ultimo, il Nuovo Sindacato Carabinieri si rende disponibile sin da subito a contribuire formulando proposte nell’interesse della sicurezza del personale, qualora ci fosse la volontà di istituire appositi tavoli tecnici.
Francesco Napoli, dirigente nazionale e capo dipartimento dell’Ufficio Pronto Intervento del Nuovo Sindacato Carabinieri