«Chiedere a carabinieri e appuntati il possesso della laurea triennale L14 e L36 per partecipare al concorso marescialli, rispetto a tutti gli altri aspiranti che necessitano del solo diploma di istruzione secondaria superiore, è pesantemente discriminatorio».
Lo rende noto la segreteria Regionale della Calabria del Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC), che a tal proposito ha inviato una nota al Comando Generale chiedendo di intervenire in sede normativa e sul bando di concorso per eliminare il vincolo.
«Una tale scelta normativa – aggiunge il sindacato – introdotta dai correttivi al riordino delle carriere, vìola il principio più volte ribadito dallo stesso Comando Generale circa la tutela della meritocrazia e la garanzia di una verticalizzazione delle carriere realmente aperta a tutti. Di fatto – prosegue -, il requisito imposto esclude sia i militari privi delle due lauree triennali che quelli con titoli magistrali come master e dottorati di ricerca, mentre gli aspiranti allievi marescialli provenienti dalla vita civile possono partecipare al concorso con il solo diploma. Ciò dimostra – conclude – non solo che la carriera non è affatto aperta per i militari di truppa, ma che, rispetto a questi, si preferisce avvantaggiare addirittura i civili per il medesimo ruolo».
Convenzione con “MIAPENSIONE”
La Segreteria Nazionale ha stipulato una convenzione con MIAPENSIONE (società di consulenza previdenziale) che ha riservato agli iscritti al Nuovo Sindacato Carabinieri condizioni agevolate.