Dal Codice rosso al DDL Roccella – applicazioni e implicazioni” è il titolo del convegno svoltosi nella giornata di giovedì 9 maggio negli spazi dell’Auditorium Sant’Ilario di Piacenza.
Un momento di approfondimento dedicato alle vittime di violenza e al delicato ruolo delle Forze dell’Ordine e degli operatori del soccorso, organizzato dalla Segreteria Provinciale del Nuovo Sindacato Carabinieri di Piacenza e dal Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale. Durante i lavori, sono state sviscerate procedure, criticità, problematiche e applicazioni del quadro normativo grazie a relatori scelti ognuno in base al proprio profilo professionale e culturale e all’autorevolezza del curriculum, che hanno ben relazionato sul complesso tema.
L’iniziativa ha riguardato principalmente gli operatori del settore – soprattutto alle Forze di Polizia e agli avvocati – ma anche agli operatori sanitari che spesso sono tra i primi a vedere la vittima.
Vittima che, talvolta, giustifica le lesioni.
L’evento ha avuto quale obiettivo anche la necessità di far emergere la violenza di genere intra ed extra famigliare.
Occorre infatti sensibilizzare i cittadini, sia gli uomini che le donne, a sviluppare una maggiore consapevolezza del fenomeno della violenza di genere, a riconoscere gli indicatori di una relazione abusante e il percorso legale ed assistenziale che le vittime possono intraprendere in caso di denuncia.
Un sentito grazie ai sostituti Procuratori della Repubblica di Reggio Emilia Denise Panoutsopoulos e Francesco Rivabella Francia per i loro preziosi interventi nel corso dei quali hanno ripercorso tutti gli aspetti procedurali della normativa; all’ amica Elena Corsini commissario della Polizia Locale che ha illustrato quali sono le misure di prevenzione e repressione della violenza di genere e domestica; alla dottoressa Maria Cristina Meloni, psicologa, che nel suo intervento ha spiegato come deve essere l’approccio con le vittime del reato e a Donatella Scardi che rappresenta la legalità nel mondo assistenziale con l’associazione “La città delle donne”, intervenuta sul funzionamento e la metodologia d’azione del centro antiviolenza.
Grazie alla vice presidente del Nuovo Sindacato Carabinieri Gabriella Madormo che ha portato i saluti della nostra sigla, all’avvocato Gloria Zanardi per la moderazione dell’evento e i suoi consigli, alle autorità civili e militari intervenute tra cui il Tenente della Guardia di Finanza Antonio Salerno, il Tenente Colonello Alfredo Beveroni in rappresentanza del Comando Provinciale di Piacenza e il Comandante della Polizia Locale dell’Unione Valnure e Valchero Paolo Giovannini.
A conclusione, gli organizzatori dell’evento Luca Poggi e Andrea Becchio, rispettivamente segretario generale provinciale e segretario generale provinciale aggiunto di NSC Piacenza e Miriam Palumbo segretario nazionale del SULPL, hanno ringraziato i dirigenti sindacali e i tanti colleghi che hanno partecipato.
“Giornate come queste – afferma Ilario Castello, segretario nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri – sono l’essenza del nostro lavoro, della nostra missione, perché convegni incentrati su tematiche così delicate come le violenze di genere sono il miglior strumento per gli operatori di Polizia, soprattutto quando al convegno partecipano rappresentanti delle Procure, specialisti della psicologia ma soprattutto formatori di alto spessore delle Forze dell’Ordine”.
“NSC – aggiunge il segretario nazionale – proseguirà su questa strada, perché da sempre l’aggiornamento professionale è il nostro credo”.
Miriam Palumbo, segretario nazionale del SULPL, ha sottolineato che, per combattere il fenomeno della violenza, oltre alla prevenzione e alla repressione è necessario anche agire sul piano culturale, a partire dai banchi di scuola.
Senza dimenticare la sensibilizzazione, necessaria per diffondere la cultura della non violenza.
Un processo in cui il sindacato gioca un ruolo importante, anche per la formazione dei colleghi.
La violenza si debella facendo rete: bisogna dunque educare per prevenire i reati, conoscere per intervenire, punire i colpevoli e proteggere le vittime.
“Tutte le Forze di Polizia sono sentinelle sul territorio e non è più ammissibile – afferma Miriam Palumbo.- che i vertici o i colleghi appartenenti ad alcuni Comandi dicano che il fenomeno non li riguarda”.
Anche gli operatori di centrale operativa, che sono paragonabili a un pronto soccorso, devono essere adeguatamente formati per avere la possibilità di salvare vite.
Il messaggio che i sindacati hanno rivolto alle donne è che non bisogna vergognarsi: non è mai troppo tardi per chiedere aiuto.
Le vittime devono essere consapevoli di non essere affatto lasciate sole.
“Uscire dalla violenza si può – conclude – basta farlo insieme”.
La Segreteria Generale Provinciale del Nuovo Sindacato Carabinieri di Piacenza