Il Nuovo Sindacato Carabinieri, tempo fa, ha chiesto di equipaggiare i carabinieri con le bodycam, proprio per ricostruire l’intera fase dell’intervento, senza limitarsi a frammenti di video che vengono postati in rete, con conseguente indignazione mediatica. A riprova, vi è l’intervento svolto dai carabinieri di Livorno. Perché il carabiniere ha reagito in quel modo? Quali sono state le fasi precedenti dell’intervento? Hanno subito resistenza, violenza? Non lo sapremo mai!
Quel che conosciamo, è solo un frammento di una fase dell’intervento, ma non le cause scatenanti.
“Non cerchiamo l’impunità sia chiaro”, continua il segretario nazionale Franco Russo, “ma abbiamo la necessità che i carabinieri siano dotati delle bodycam proprio per affrontare la gogna mediatica che di tanto in tanto si ripresenta”.
“E poi è il momento di smetterla di voler considerare i carabinieri della stazione su un livello diverso rispetto a quelli del pronto intervento, il taser – conclude Russo – deve essere un equipaggiamento per tutti i militari e magari, nel caso di specie, avrebbe aiutato a risolvere l’intervento nell’immediato”.
Convenzione con “MIAPENSIONE”
La Segreteria Nazionale ha stipulato una convenzione con MIAPENSIONE (società di consulenza previdenziale) che ha riservato agli iscritti al Nuovo Sindacato Carabinieri condizioni agevolate.
2 Commenti. Nuovo commento
Condivido al 100% ciò che ha detto il segretario nazionale!
Condivido al 100% nel caso il carabiniere in servizio é dotato di una telecamera attiva ed installata sulla divisa. Certamente il filmato deve essere controllato da personale carabinieri addetti alla responsabilità del servizio lavorativo della forza d’ordine.