Di Franco Russo, Segretario Nazionale NSC
Nel corso del tempo, abbiamo potuto constatare gli effetti generati dalle circolari 904001-1/T65-1/PERS.MAR. del 21 settembre 2020 – 904001-1/T70-13/PERS.MAR. del 25 Ottobre 2021, riguardanti la mobilità dei comandanti di stazione e la designazione degli stessi.
Nello specifico, si è acclarato che in diverse circostanze, le predette circolari, hanno generato non poche criticità, quella più cogente riguarda lo scollamento dei comandi dalle realtà operative che caratterizzano i territori. Si sono verificate situazioni dove il comandante di stazione è stato movimentato mentre il sottordine, allo stesso tempo, che per il raggiungimento dei limiti di età o perché già aveva superato il limite di permanenza, hanno fatto si che si perdesse in un colpo solo la linea di comando che ben conosceva le realtà operative di quei territori.
“Riteniamo che, prosegue il segretario nazionale Franco Russo, le citate circolari, in alcune circostanze, siano dannose e di difficile applicazione in assenza degli opportuni distinguo”.
“La mobilità dei comandanti di stazione, prosegue il sindacalista, deve essere necessariamente subordinata ad una attenta valutazione che tenga conto dello scollamento che potrebbe generare con le comunità, a livello operativo, sociale e info-investigativo, oltre alla riorganizzazione dell’assetto famigliare dei graduati”.
“È necessario rimodulare le circolari in questione prevedendo un’attenta valutazione per ogni singolo caso”.
“Tra l’altro, conclude Russo, sarebbe giusta, a questo punto, l’applicazione della circolare in questione anche ai comandanti di nucleo comando e uffici comando prevedendo anche una loro movimentazione in modo da garantire che le esperienze maturate giovino ad ogni livello delle strutture territoriali”.