Quando si parla di pari opportunità e diritti delle donne, si parla inevitabilmente di civiltà. Ed è proprio una battaglia di civiltà quella portata avanti e vinta dal Nuovo Sindacato Carabinieri che si è battuto contro una discriminazione senza precedenti: quella nei confronti delle donne dell’Arma in congedo obbligatorio per maternità, relativamente ai concorsi interni per i ruoli Ispettori e Sovrintendenti, che vedevano l’esclusione dei giorni di astensione obbligatoria, tra cui appunto il congedo per maternità, dal conteggio dei punteggi incrementali.
I giorni di astensione obbligatoria per maternità, dunque, sarebbero stati solo conteggiati ai fini dell’anzianità di servizio ma esclusi dal conteggio dei punteggi incrementali, come se la gravidanza fosse una malattia invalidante. Una mamma lavoratrice che ha avuto un figlio negli ultimi due o quattro anni, a seconda della qualifica alla quale si aspira, è stata completamente penalizzata ai fini della progressione di carriera.
Per questo motivo, nel novembre 2020, Nsc ha inviato una lettera al Comando Generale chiedendo di rivedere questo aspetto per porre rimedio a una discriminazione inaccettabile.
A quella nota ha fatto poi seguito una interrogazione parlamentare dell’on. Maurizio Cattoi, con le rassicurazioni del sottosegretario alla Difesa Pucciarelli di massima attenzione alla tematica.
Il Nuovo Sindacato Carabinieri ha continuato a sorvegliare la questione, tornando poi a scrivere al Comando Generale, in quanto sempre in questi concorsi, venivano esclusi ai fini del punteggio, i giorni di assenza per infermità per cause di servizio.
La risposta arriva dopo quasi due anni, il 7 marzo scorso, la commissione esaminatrice del concorso in oggetto, ha rimodulato la questione delle assenze, considerando i giorni di astensione per maternità e paternità, gravidanza a rischio e infermità per causa di servizio, come “servizio prestato” con conseguente assegnazione del valore utile nel documento caratteristico.
Si tratta di un ottimo risultato, ma nonostante ciò non abbassiamo la guardia, e continueremo ad ascoltare tutte le segnalazioni che ci arrivano.