L’Ufficio Nazionale per la Linea Mobile di NSC si trova nuovamente a disquisire, con non poco rammarico e stupore, su come si voglia tutelare quotidianamente gli operatori della Linea Mobile Carabinieri impiegati nei vari Cpr/Cara sparsi sul territorio nazionale.
Nella fattispecie, ci si riferisce alla struttura di Roma Ponte Galeria dove, nella serata di giovedì 4 Luglio 2024,
si è verificato un tentativo di suicidio da parte di un cittadino extracomunitario irregolare e con precedenti penali, salvato tempestivamente dagli stessi operatori di Polizia.
La struttura è stata successivamente messa a ferro e fuoco per la rivolta avvenuta poco dopo e il cui obiettivo era colpire i soli cinque carabinieri della Linea Mobile che miracolosamente vi operano all’interno tutti i santi giorni, ma qui non siamo né in chiesa ne tantomeno in luoghi di preghiera, e quel personale delle Tute Blu dell’Arma dei Carabinieri deve essere tutelato e posto nelle condizioni di poter lavorare in sicurezza.
Ricordiamo, per l’ennesima volta, che la sicurezza non può essere garantita con soli cinque carabinieri a fronte di un numero spropositato di ospiti extracomunitari in attesa di rimpatrio.
Questa organizzazione sindacale attende risposte e chiarimenti su come si intenda mettere in sicurezza quegli operatori di Polizia della Linea Mobile Carabinieri che, si sottolinea ancora una volta, non sono assolutamente posti nelle condizioni idonee di lavorare e operare come invece, solo su carta, legifera il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, con le sue pubblicazioni in materia di Ordine Pubblico.
Nel caso specifico, la “P4”, ossia ogni squadra da Ordine Pubblico, deve essere formata da dieci operatori.
L’Ufficio Nazionale Linea Mobile del Nuovo Sindacato Carabinieri