Caldo insostenibile, proteste per consentire l’utilizzo delle polo ai carabinieri impegnati nei servizi di riserva nelle piazze italiane. L’Ufficio Organizzazione Linea Mobile di NSC: “Salute ed efficienza operativa dei militari a rischio”

Di recente, il Nuovo Sindacato Carabinieri è tornato a sollecitare il via libera all’utilizzo di uniformi più leggere, come le polo, durante l’attuale ondata di caldo estremo, esprimendo preoccupazioni riguardo alle condizioni di lavoro dei militari impegnati nei servizi di riserva nelle piazze d’Italia.
Tuttavia, malgrado i ripetuti appelli per consentire l’uso delle polo, i vertici dell’Arma sembrano essere rimasti sordi alle richieste della sigla.
Eppure, tante sono le testimonianze che giungono dal fronte: i colleghi di diverse regioni hanno condiviso le loro esperienze, descrivendo le difficoltà affrontate mentre svolgono il proprio dovere sotto il sole cocente.
“Indossare l’uniforme pesante in queste condizioni è semplicemente insostenibile”, affermano.
E ancora: “Ci sentiamo come se stessimo per svenire a causa del caldo estremo”.
I rischi per la salute e l’efficienza operativa sono molteplici.
Sono gli stessi esperti a mettere in guardia in merito all’esposizione prolungata al caldo intenso che può causare gravi problemi di salute: colpi di calore, disidratazione e affaticamento.
Si tratta di condizioni che non solo mettono a rischio il benessere dei carabinieri, ma possono anche compromettere le loro capacità di svolgere efficacemente i compiti relativi al mantenimento dell’ordine pubblico.
È fondamentale, dunque, che le autorità prendano sul serio queste preoccupazioni e adottino misure adeguate per proteggere la salute e la sicurezza dei nostri militari.
La questione dell’abbigliamento dei carabinieri impiegati nei servizi di ordine pubblico è diventata un tema spinoso e divisivo all’interno dell’Arma.
Mentre alcuni sostengono che la polo sia più adatta alle condizioni climatiche estive, altri ritengono che comprometta l’immagine istituzionale e l’autorevolezza dei militari.
“Non possiamo permettere che l’immagine dei Carabinieri venga svilita dall’uso di un’uniforme inadeguata”, sostengono.
Si adotti dunque una soluzione più semplice: ovvero, permettere l’uso di uniformi più leggere.
Il Nuovo Sindacato Carabinieri sostiene che una soluzione semplice e pratica sarebbe quella di consentire ai carabinieri di indossare appunto
uniformi più leggere, come le polo, durante i servizi di riserva nelle piazze.
Questa misura potrebbe alleviare notevolmente lo stress termico e migliorare le condizioni di lavoro dei militari.
Mentre l’ondata di caldo estremo continua a imperversare in Italia, NSC esorta i vertici dell’Arma a prendere in considerazione le richieste dei carabinieri e ad adottare misure concrete per garantire loro sicurezza e benessere.
La salute e l’efficienza operativa dei militari dovrebbero essere una priorità assoluta e ignorare queste preoccupazioni potrebbe avere conseguenze gravi.
Nonostante le critiche, i vertici dell’Arma sembrano intenzionati a mantenere la linea attuale.
Allo stesso modo, il Nuovo Sindacato Carabinieri non è disposto a cedere e promette di continuare a far sentire la propria voce finché le richieste non saranno ascoltate.

 

L’Ufficio Organizzazione Linea Mobile del Nuovo Sindacato Carabinieri 

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