Pomeriggio da film per le strade di Borgomanero, in provincia di Novara.
Ha dell’incredibile quanto accaduto lo scorso martedì 30 luglio 2024 nella cittadina, dove una banda composta da tre malviventi di origine straniera ha seminato il panico.
Il trio dapprima ha scippato un’anziana nei pressi del supermercato Esselunga e poi e si è dato alla fuga in auto.
I carabinieri si sono messi sulle tracce dei tre individuando la vettura, con una targa già segnalata: qui è iniziato un inseguimento per le vie della città conclusosi a ridosso di via Arona.
I malavitosi, trovandosi in una strada senza uscita, hanno dovuto arrendersi e sono stati fatti scendere dalla macchina da due carabinieri che li hanno immobilizzati in attesa di rinforzi.
“Anche il sindaco di Borgomanero Sergio Bossi – spiega Francesco Napoli, dirigente nazionale dell’Ufficio Pronto Intervento del Nuovo Sindacato Carabinieri– si è complimentato con l’Arma per la rapida soluzione del caso e l’arresto dei malviventi.”
“I militari – racconta il dirigente di NSC – hanno intercettato l’auto dei malviventi consapevoli di essere in inferiorità numerica rispetto a loro e che ci sarebbe voluto del tempo prima dell’arrivo dei rinforzi, ma in spregio al pericolo e con alto senso del dovere non hanno esitato a intervenire, traendo in arresto i rei.”
“Non possiamo che fare un plauso ai colleghi operanti, ma non ci esimiamo nel rilevare che nel contesto operativo di specie – continua il sindacalista – sono emerse tutte le difficoltà con cui si cimentano quotidianamente gli operatori di Polizia, nello specifico i militari dell’Arma impiegati nel Pronto Intervento.”
“Come già segnalato con apposite note al Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri – sottolinea il capo ufficio del Pronto Intervento di NSC – non si può accettare che presso le Compagnie distaccate, il Pronto Intervento sia devoluto a pochi uomini e mezzi sul territorio, mettendo in serio pericolo l’incolumità degli stessi operatori e rendendo poco efficiente e adeguato tale imprescindibile servizio”.
“Auspichiamo – conclude il sindacalista– che il Comando Generale dell’Arma colga la volontà del Nuovo Sindacato Carabinieri, nonché la necessità operativa e sociale dell’apertura di un tavolo tecnico in merito in cui le parti possano, con il dialogo ed il confronto, arrivare a migliorare le condizioni lavorative dei carabinieri e a garantire maggiore sicurezza per i cittadini”
L’Ufficio Nazionale Pronto Intervento del Nuovo Sindacato Carabinieri