L’Ufficio Nazionale Organizzazione Linea Mobile del Nuovo Sindacato Carabinieri, a seguito di numerose segnalazioni da parte dei colleghi, iscritti e non, è costretto a tornare, a distanza di pochi giorni, sul tema della tutela della salute, della sicurezza e del benessere di coloro che operano sulla strada”, su cui si era intervenuti giorni addietro.
Come appunto era già stato segnalato nel precedente comunicato sindacale dell’Ufficio Nazionale Organizzazione Linea Mobile del 9 luglio scorso in merito al personale dell’ 8° Reggimento Carabinieri “Lazio” di Roma – ma NSC  rinnova l’ invito a tutti i dirigenti dei Reparti della Linea Mobile Carabinieri Reggimenti  e Battaglioni  della 1^ Brigata Mobile –  si assiste alla mancata applicazione dell’invito del Ministero della Difesa  (Riferimento Nota Tecnica del 2016), e dell’obbligo disposto come da “Allegato IV del D.Lgs 81/2008 punto 1.13.1.1”.
La linea guida  prevede che ai militari operanti venga elargita la quantità di acqua pari a un litro nei servizi invernali e a due litri nei servizi estivi.
Servizi svolti, come è opportuno sottolineare, sotto la canicola torrida: dati alla mano, cosi come esposto dalla Organizzazione Mondiale per la Sanità, la stagione estiva è sempre più calda.
“La pubblicazione N29 Norme per il Vettovagliamento edizione del 2021”, del Comando Generale dell’ Arma dei Carabinieri IV Reparto Direzione Commissariato, legifera i seguenti punti, elencati dallo stesso Ufficio Nazionale Linea Mobile di NSC.

1.2.7. SOMMINISTRAZIONE/ELEVAZIONE DELLE SPETTANZE DI ACQUA MINERALE

1. In aggiunta alla spettanza di cui alla precedente lett. a., il Comando Generale può autorizzare, su richiesta da far pervenire, tramite scala gerarchica, dal Reparto presso cui presta servizio il personale interessato, la somministrazione di acqua minerale confezionata, nel limite di un litro pro-capite giornaliero, al personale: − imbarcato sulle unità navali e su velivoli militari è consentita la somministrazione di acqua minerale per i giorni di effettiva presenza; − impegnato a terra in esercitazioni o attività addestrative nel territorio nazionale, nonché ai militari − impiegati in servizio di Ordine Pubblico, limitatamente ai periodi necessari all’assolvimento dell’attività di istituto;− ai sensi di quanto previsto dalla vigente normativa (D.Lgs. n. 81/2008) sui luoghi di lavoro.

L’invito a fornire acqua al personale operante, soprattutto sotto la calura estiva per i servizi di vigilanza fissa, deriva anche dal principio del buon senso e della compassione umana.
Vorremmo evitare, nel 2024, di ricevere come risposta che non ci sono fondi per arrivare alla fine dell’estate dell’anno in corso, centellinando le bottiglie di acqua per gli operatori di Polizia della Linea Mobile Carabinieri.
O, ancora, che ci venga ribadito che Roma, così come altre città dello stivale italico dove operano altri Reggimenti/Battaglioni della 1^ Brigata Mobile Carabinieri, sono colme di fontane o fontanelle comunali dove potersi abbeverare durante il servizio.
Sarebbe un’ ottima soluzione, più adatta probabilmente ai visitatori e ai turisti che ammirano le nostre bellezze storiche e culturali delle città italiane.
Una dinamica certamente non attuabile per gli operatori della Linea Mobile, che svolgono vigilanze fisse con Gap e M12.
Sarebbe alquanto fantasioso e colorito vederli chiudere la vettura di servizio, abbandonando le armi a bordo per andare alla ricerca di una fontana dove bere in questa ennesima estate torrida.

Il Dipartimento Organizzazione Mobile del Nuovo Sindacato Carabinieri