Pescia 16 Aprile 2025 – La Segreteria Nazionale, Regione Toscana e Provinciale di Pistoia del Nuovo Sindacato Carabinieri esprime la propria solidarietà e gratitudine ai colleghi della Stazione Carabinieri di Pescia ed al loro Comandante per l’intervento del 16 Aprile, i quali intervenuti con tempestività e coraggio per fermare un uomo, un quarantenne di origini nigeriane che stava inseguendo e importunando due adolescenti, di 14 e 15 anni.
Sul posto, mentre passava per caso, (libero dal servizio) il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Pescia, vista la scena aggressiva del quarantenne, il quale aveva visto entrare nel negozio e con fare minaccioso le ragazzine, prendere a calci la porta d’ingresso e inveiva contro le persone che erano corse in aiuto delle due giovani, immediatamente intervenuto cercando di calmarlo per farlo ragionare ed accompagnato in caserma, nel frattempo giungeva una pattuglia di militari, per ausilio in quanto l’uomo, pur in presenza dei militari, non smetteva di dimenarsi, sferrando una gomitata al comandante per eventualmente darsi alla fuga, ma veniva prontamente bloccato dallo stesso comandante e poi gli altri militari accorsi in aiuto
Prontamente fermato l’uomo, ed accompagnato in caserma, veniva accusato del reato di resistenza a pubblico ufficiale.
In data 17 marzo davanti al Tribunale di Pistoia, il Giudice convalidava l’arresto del trentenne nigeriano fermato dai Carabinieri della stazione di Pescia nel tardo pomeriggio di mercoledì a Pescia, nella circostanza disponeva la custodia cautelare in carcere in attesa del processo.
Proseguono le indagini per capire se vi sia stato un tentativo di aggressione o violenza ai danni delle due ragazzine. L’uomo di origini nigeriane stava inseguendo e importunando, con frasi e gesti anche a sfondo sessuale, due adolescenti, di 14 e 15 anni. Le due Terrorizzate, si sono rifugiate in un negozio del centro nei pressi del Comune. I titolari hanno fatto appena in tempo a serrare la porta a chiave. L’extracomunitario le ha viste entrare nel negozio e con fare minaccioso ha cominciato a prendere a calci la porta d’ingresso e inveire contro le persone che erano corse in aiuto delle due giovani.
“Questo episodio – afferma il Segretario Generale Provinciale di Pistoia – dimostra cosa significa davvero essere carabiniere: il collega ha agito con coraggio e lucidità, mettendo al primo posto la sicurezza della comunità. Molti altri militari sono rientrati spontaneamente in servizio: è lo spirito che ci contraddistingue, che va riconosciuto e sostenuto. I carabinieri non chiedono riconoscimenti, ma rispetto, tutele e strumenti adeguati per fare bene il proprio lavoro“.
La vicenda, evidenzia non solo il coraggio individuale ma anche lo spirito di corpo che caratterizza l’Arma, chi ogni giorno rischia la vita per proteggere gli altri, quando accadono episodi come questo.
L’episodio, così emblematico di una dedizione che va oltre il semplice dovere professionale. “Essere carabiniere non è un mestiere, è una scelta di vita”.
La Segreteria Provinciale di Pistoia del Nuovo Sindacato Carabinieri