Napoli in preda al caos: carabinieri sotto attacco, lo Stato impotente

Napoli, 17 Gennaio 2025

Dopo il clamore mediatico del caso Rami di Milano, con tanto di processi mediatici nei salotti delle TV, dove anche chi non è del mestiere ha detto la sua facendo apparire i carabinieri come spregiudicati violenti, nonché razzisti e sanguinari assassini, l’Italia sembra piombata nel caos più totale dove ognuno si sente libero di fare ciò che vuole, violando le leggi e aggredendo chi lo Stato lo rappresenta sul territorio.

Mentre passano in sordina le aggressioni continue alle forze dell’ordine, ben quattro ulteriori sono state riscontrate ai danni dei carabinieri campani segnalate alle segreterie del Nuovo Sindacato Carabinieri. La più pericolosa e preoccupante nella serata di ieri, dove si è raggiunto l’apice di un risentimento comune nei confronti dei colleghi: difatti a Napoli, in occasione dei “ceppi di Sant’Antonio”, le pattuglie sono state allertate dai vari politici e giornalisti per le strade chiuse abusivamente dai fuocarazzi, dove centinaia di ragazzini riunitisi senza alcuna autorizzazione festeggiavano a loro modo (lancio di petardi ed ogni sorta di devastazione della città e delle le auto in sosta o in transito); al loro arrivo le numerose pattuglie intervenute, non hanno potuto fronteggiare la massa di ragazzini che alla vista delle autoradio hanno avviato una sassaiola con i “sanpietrini” ed ogni altro oggetto di fortuna, tanto che si è dovuto optare per un diétro frònt per non incorrere in incidenti ancora più gravi. Le auto dei carabinieri sono state gravemente danneggiate e fortunatamente non si sono registrati feriti, ma resta il fatto che lo Stato ha fallito nel non poter fronteggiare onde di balordi che ieri hanno invaso la città di Napoli, poiché la situazione si è ripetuta in più zone della città.

Come sindacato ci mettiamo nei panni di chi ieri sera è intervenuto nonostante tutto, a cui, anche se non colpito dai sanpietrini perché protetto dalle “gazzelle”, è stato colpito nell’orgoglio, dove fa più male, perché non ha potuto assicurare la giustizia ai tanti napoletani perbene, che sono rimasti schiavi di questi delinquenti.

Eppure il politico e giornalista intervenuto, che ha lanciato l’allarme, ha affermato che egli stesso aveva preannunciato che si sarebbero verificati questi disordini, che come consuetudine si ripetono ogni anno in questa occasione dei ceppi di Sant’Antonio, ma chi di dovere non ha recepito la gravità della situazione con il fatto che quest’anno le folle sono più violente del solito, lasciando stare le cose come stavano mettendo in serio repentaglio la vita dei carabinieri che sono dovuti intervenire, che si sono sentiti un po’ come quando Davide dovette affrontare Golia, ma questa volta il gigante (dell’illegalità) ha avuto la meglio.

Alle istituzioni politiche questa segreteria lancia un urlo di disperazione: non possiamo continuare a lavorare in queste condizioni, pochi uomini, pochi mezzi e senza adeguati strumenti e Leggi ormai obsolete: lì fuori è una guerra! e ogni giorno quando andiamo in servizio non sappiamo se torneremo a casa a riabbracciare i nostri figli, non siamo adeguati per il contesto storico contemporaneo che stiamo vivendo, abbiamo bisogno di riforme!

NSC dice BASTA!!!

La Segreteria Provinciale di Napoli del Nuovo Sindacato Carabinieri

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