Il 30 settembre scorso, durante l’ultimo incontro per la negoziazione del rinnovo del contratto, avvenuto presso il Ministero della Pubblica Amministrazione, l’unica sigla sindacale che si è arroccata in una posizione isolata, contro tutto il resto del mondo, non avendo evidentemente capacità relazionali e di confronto con le altre realtà sindacali, ma che ha forse bisogno di nutrire e alimentare con supponenza e arroganza il proprio egocentrismo, ha manifestato una scellerata e pericolosa proposta.
Cioè quella di far pagare la licenza residua al personale.
Immaginiamo i risultati deleteri e distruttivi di una simile proposta, che tra l’altro è impraticabile poiché le ferie sono un diritto irrinunciabile costituzionalmente garantito.
Avremmo personale con famiglia che, in difficoltà economiche, si presterebbe a tale ignobile pratica.
Le Forze dell’Ordine hanno una percentuale altissima di suicidi e separazioni e una simile soluzione non farebbe altro che innescare all’ennesima potenza un meccanismo di disagio e stress a discapito del recupero psicofisico, che è la funzione principale della licenza. Informiamo i carabinieri di ogni ordine e grado, che entro il 31 ottobre hanno la possibilità di revocare l’iscrizione a tale sigla sindacale, a favore del Nuovo Sindacato Carabinieri, che in questo momento storico, con TUTTE le sigle sindacali dell’Arma tranne una, sta cercando con sacrificio e umiltà, di parlare una sola lingua e di marciare uniti, in tema di rinnovo contrattuale.
Massimiliano Zetti, segretario generale del Nuovo Sindacato Carabinieri