Il Ministro Zangrillo conferma le sue dichiarazioni, per il Nuovo Sindacato Carabinieri è un primo segnale positivo in prospettiva futura.
Nell’incontro avuto ieri (30 settembre 2024) presso il Dipartimento della Funzione Pubblica abbiamo appreso che le richieste del Nuovo Sindacato Carabinieri sono state prese in considerazione.
Consci delle risorse delle quali avevamo lamentato l’esiguità rispetto al costo della vita, abbiamo ricercato la migliore soluzione per raggiungere un possibile equilibrio chiedendo l’allocazione totale dei fondi sulle competenze fisse e continuative, ovvero sullo stipendio.
Naturalmente, il rinnovo deve ricomprendere anche le altre voci, ma a differenza del vecchio rinnovo in cui le risorse furono allocate in ragione di un incremento di circa 50€ sulle voci fisse, per questa tornata, a causa dell’indice inflazionistico abbiamo chiesto di riservare almeno il 90% sullo stipendio e sembrerebbe che la rivendicazione sindacale sia stata ritenuta fattibile.
Se l’esito sarà confermato, questo dato si traduce in circa 100€ netti di incremento stipendiale a partire dalle qualifiche di base e quindi un piccolo dato di apprezzamento sindacale ma anche di fiducia nei confronti di un Governo che comincia a materializzare le promesse in realtà.
Sicuramente non siamo pienamente soddisfatti: il gap inflazionistico rispetto alla retribuzione è ancora ampio, ma riuscire a conquistare il doppio rispetto al vecchio contratto economico ci fa sperare positivamente nel futuro.
Ora bisogna chiudere quanto prima la parte economica per permettere a questi soldi di arrivare nelle tasche dei Carabinieri e cominciare a lavorare per gli aspetti normativi e di performance.
La prima urgenza da affrontare sarà la questione previdenziale che dovrà indirizzarsi verso quella dedicata e la cui negoziazione dovrà essere contrattata con le APCSM non accettando nessuna scelta unilaterale, così come dovrà accadere anche per quanto riguarda, l’allocazione dei fondi relativi al Fondo Efficienza Servizi Istituzionali.
Allo stesso modo, cercheremo di valorizzare quel riconoscimento proprio della legge 183/2010 sulla specificità proponendo ulteriori elementi per ricompensare le attività che, oltre l’ordinario vengono svolte con assunzione di ulteriore impegno quali l’indennità di cambio turno, di Polizia Giudiziaria e l’estensione dell’indennità di Comando anche ai Nuclei Forestali e Nuclei Parco e a tutte le figure territoriali con potere di Memoriale.
Le APCSM sono ormai realtà e il Nuovo Sindacato Carabinieri vuole sfruttare questa opportunità per costruire un futuro sempre più vicino alle esigenze di ogni singolo Carabinieri e i risultati che stiamo ottenendo, ci danno ragione.
Michele Capece, Segretario Generale Aggiunto del Nuovo Sindacato Carabinieri
