Balza ormai alle cronache giornaliere episodi di violenza nei confronti delle Forze dell’Ordine che avvengono in ogni parte d’Italia, segno di un sempre maggiore degrado del senso civico di questa Nazione e ciò rende sempre più difficoltoso il lavoro che le FF.OO. sono chiamate a svolgere quotidianamente per affermare uno stato di diritto ed il rispetto delle leggi.
Oltremodo anche le più semplici operazioni di Polizia svolte quotidianamente dai Carabinieri del comparto Territoriale, sono ripetutamente oggetto di videoriprese da parte di singoli cittadini, i quali vengono poi inoltrati mediante Social Network accompagnati da commenti denigratori e/o canzonatori, ponendo al pubblico ludibrio gli operatori di Polizia così da vanificare la coscienza comune delle Istituzioni tutte. Spesso tali filmati sono “montati ad arte”, ossia sono solo parziali e/o riprendono esclusivamente l’azione terminale, così da non dare un senso dell’azione che interessa tutti i protagonisti e ciò comporta spesso delle immediate azioni disciplinari e repressive verso gli operatori. Tali conseguenze comportano frequentemente preoccupazione e ansia tra i nostri Carabinieri che giornalmente svolgono servizi di prevenzione e repressione, tanto da vanificare di fatto la loro funzione.
E’ ORA DI DIRE BASTA!!!!
Chiediamo che la politica tutta prenda atto che tali episodi siano inaccettabili, ma NON ci basta più la solidarietà a parole, vi è URGENTE bisogno di una Legge che possa tutelare le FF.OO. nello svolgimento delle loro funzioni, che deve essere varata con estrema sollecitudine, sulla scorta del “Codice Rosso”, ed altresì che consideri anche quei numerosi video amatori come autori concorsuali dell’azione violenta, i quali anziché dare supporto, nel migliore dei casi si limitano a riprendere. In merito a ciò parrebbe opportuno dotare tutti i militari di una body-cam, che entrerebbe in funzione durante l’arco dei servizi e le cui registrazioni possano essere debitamente custodite per una durata di 3 (tre) mesi in apposito hard disk e da utilizzare esclusivamente in occasioni di pervenute segnalazioni di disservizi e/o presunti reati perpetrati, ciò permetterebbe una facile lettura degli eventi accaduti e sicuramente sarebbe anche strumento di sicurezza degli operatori.
Certo NON chiediamo uno “Stato di Polizia”, ma si ritiene che la tutela degli Operatori di Polizia sia dovuta in uno Stato democratico, affinchè si torni a lavorare con serenità.
Vogliamo rammentare che il nostro Giuramento è verso la Costituzione italiana a prescindere dai Governi rappresentati dalla politica di qualsivoglia “colore”, sebbene spesso siamo stati mediaticamente “strumento politico” e appellati in diversi modi, salvo poi celebrare i caduti che con le loro gesta hanno dato lustro oltre che alla nostra Amministrazione a tutta la Nazione, e malgrado ciò, giornalmente si è continuato a svolgere il nostro SERVIZIO con abnegazione e sacrificio.
Tutto ormai appare ipocrita e strumentale, quindi potremmo parafrasare la celebre battuta di Totò “siamo uomini o caporali?” e chiedere se siamo rappresentanti dello Stato o anonimi soggetti da sacrificare in nome di interessi terzi?
ATTENDIAMO UNA RISPOSTA CELERE E CHIARA!!!!
Il Segretario Generale Regione Sicilia N.S.C.