L’ Ufficio Nazionale Organizzazione Linea Mobile del Nuovo Sindacato Carabinieri, titolato a tutelare il benessere, la salute e la sicurezza dei propri iscritti, prende atto e ringrazia di cuore il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri in quel di viale Romania a Roma, per avere finalmente collocato nelle giuste dinamiche lavorative, salutari e giuridiche i propri ragazzi, precisamente i propri “figli” appartenenti alla Linea Mobile Carabinieri e alla “Casa di Vetro” come esordì a inizio mandato il Comandante Generale Teo Luzi, permettendo loro di indossare finalmente la maglia tipo polo, distribuita negli ultimi anni al personale stesso.
Evidentemente sono state studiate, approfondite e recepite le normative di legge sull’argomento, che ha visto scomodare anche i vari esecutivi della Repubblica Italiana, legiferando quanto segue:
“Il diritto del lavoro italiano non definisce una temperatura massima consentita sul luogo di lavoro, ma, analogamente alla Francia, richiede che i datori di lavoro si assicurino che i dipendenti siano in grado di svolgere le proprie mansioni in sicurezza”, così come recita il Decreto legislativo 81/2008.
È di queste ore la decisione salutare, più ovvia e storica, da parte dell’Esercito Italiano, che riguarda l’autorizzazione a firma del Generale di Corpo d’Armata Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano Carmine Masiello di munire i propri uomini, impiegati sullo stivale italico, sotto la torrida canicola estiva, di magliette tipo “polo”, abbandonando definitivamente anch’essi le uniformi mimetiche, uguali in tutto e per tutto alle uniformi da combattimento degli operatori della Linea Mobile Carabinieri, che lottano per rimanere in piedi con temperature da cratere dell’Etna sul catrame da maggio a settembre di ogni anno solare.
Una vecchia citazione cinematografica recitava “ne rimarrà uno solo”…..sì un solo Corpo privo di magliettina polo, i carabinieri appunto, ma qui non siamo né a Cinecittà né all’Actors Studio negli Stati Uniti dove si producono films.
Siamo in Italia con temperature che oscillano tra i 40 e i 42°.
In ragione di tutto ciò, occorre dare merito e fare un “plauso” al Comando Generale dell’ Arma dei Carabinieri che finalmente ha recepito come debba essere messo in condizioni di operare il personale su strada, tutelandolo fisicamente e adempiendo alle normative di legge vigenti.
Grazie da parte di tutti gli operatori di ordine pubblico appartenenti alla Linea Mobile Carabinieri.
L’Ufficio Nazionale Organizzazione Linea Mobile del Nuovo Sindacato Carabinieri