Una delegazione del Nuovo Sindacato Carabinieri in visita alla Scuola Allievi Marescialli di Firenze. Le proposte e i suggerimenti per una formazione sempre più efficace

Una delegazione del Nuovo Sindacato Carabinieri, composta dai segretari nazionali Ilario Castello e Michele Fiore, unitamente ai dirigenti toscani guidati da Nizar Bensellam Akalay e dalla segreteria campana composta da Francesco Napoli e Felice De Nicola, nella giornata di martedì 28 maggio ha fatto visita alla Scuola Allievi Marescialli di Firenze.
Dopo la visita iniziale alle strutture circostanti il cuore pulsante della Caserma, il Generale Comandante della Scuola, Pietro Oresta, ha cordialmente ricevuto la delegazione.
Il prolungato dialogo ha consentito ai segretari presenti di apprezzare l’umanità e la sensibilità proprie del Comandante, che ha spiegato per sommi capi come è strutturato l’Istituto d’istruzione e come sono organizzati i corsi.
Sono chiaramente emerse la propensione a rendere un servizio utile ai corsisti e la volontà di formare marescialli dei carabinieri sicuramente preparati sotto il profilo professionale.
L’approfondimento di alcuni aspetti legati alla formazione dei corsisti, ha consentito al Nuovo Sindacato Carabinieri di proporre  l’integrazione nel quadro permanente di istruttori di comprovata esperienza, provenienti dalla Linea Territoriale al pari dei marescialli istruttori che annualmente rimangono presso la struttura stessa.
Una condizione che consentirebbe di trasferire il bagaglio esperienziale in possesso degli ispettori più anziani, per ovvie ragioni quasi assente in quelli più giovani, permettendo al contempo agli allievi di ricevere la conoscenza pratica, che a volte risulta distante da quella teorica e di beneficiare anche del comportamento da “buon padre di famiglia” insito nei marescialli provenienti da anni di servizio territoriale.
Un contesto che – occorre ricordare la durata di ben tre anni –  comporta una serie di oneri prolungati nel tempo a carico degli allievi.
Ben vengano le iniziative intraprese, come il day dog o ballo di fine anno, per consentire ai corsisti di alleggerire le pressioni legate alla formazione militare.
Si tratta di iniziative intraprese con spirito di modernizzazione e comprensione verso una generazione cosiddetta Z, che dista ormai anni luce dai vecchi e rigidi insegnamenti militari.
A tal proposito, sicuramente troverebbe giovamento anche l’adozione di un percorso di studi strutturato su cinque giorni a settimana anziché sei, programmazione che consentirebbe anche agli allievi più distanti da casa di poter tornare presso i propri affetti familiari.
Al tempo stesso risulta indispensabile, secondo NSC, che venga integrato il numero di psicologi presenti all’interno dell’Istituto, possibilmente anche con personale civile e magari con una specializzazione psicoterapeutica, al fine di consentire anche su base volontaria, quel supporto a cui finalmente nel 2024 ogni persona dovrebbe essere in grado di ricorrere, senza timore di conseguenze sull’idoneità al servizio.
NSC auspica la riconferma dell’attuale Comandante della Scuola, che ha avuto il coraggio e la determinazione nel gettare le basi per un cambiamento generazionale nella formazione dei nuovi marescialli dei carabinieri, che si attaglia concretamente alla rapida evoluzione della società moderna.

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