Nei giorni scorsi, le Segreterie Provinciali di Ravenna e Forlì-Cesena hanno interpellato l’Arma dei Carabinieri, per chiedere informazioni di dettaglio sulla valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori militari di quelle province e le misure adottate per la tutela e la prevenzione di infortuni, contaminazioni e malattie anche in base alla legge 81/2008, con riferimento al periodo di maggio 2023, in cui è venuta a manifestarsi la grave calamità alluvionale, i cui effetti ben possono essere ritenuti di alto rischio per la salute e l’incolumità di chi ha operato in quel contesto territoriale, sin dal manifestarsi degli eventi distruttivi.
Non si può escludere che la situazione venuta a crearsi possa aver comportato rischi o nocumenti, che dovevano essere evitati soprattutto attraverso la cautela e l’impiego di strumenti ed equipaggiamenti idonei a prevenire contaminazioni, i cui effetti potrebbero venire a manifestarsi – perchè no – anche in futuro.
E’ assoluto e preminente interesse del Nuovo Sindacato Carabinieri, quello di non “abbassare la guardia” rispetto a tutto ciò che possa determinare rischi per la salute e la sicurezza dei suoi iscritti e di tutti i lavoratori militari.
Si attendono le risposte del caso da parte del Comando Generale dell’Arma.