La scorsa notte, a Melzo, durante un servizio di controllo del territorio due militari si son trovati a fronteggiare una decina di giovani, stranieri e non, i quali cercavano di impedire l’identificazione di un loro sodale marocchinino. Altri militari sono intervenuti in ausilio, il soggetto ha tentato la fuga ma una volta raggiunto, ha colpito al volto un carabiniere e ne ha ferito un altro, il tutto mentre gli altri ragazzi riprendevano la scena in un video destinato ai social network. Il militare ferito, finito in ospedale, è per ora stato dimesso con quindici giorni di prognosi in attesa di visita specialistica.
«Giovani e giovanissimi che “sfidano” le forze dell’ordine quasi fosse un nuovo sport alla moda, perché “tanto mica possono farci niente”. In merito alle “dirette” e video sui social pubblicati dai nostri detrattori, vogliamo porre il focus sulla necessità, da parte nostra, di poter riprendere a nostra volta. Urge dotare il personale operante di Body-cam, dotazione base per numerose forze di polizia in tutto il mondo. Tutto ciò al fine di tutelare l’operatore e fornire un valido supporto documentale all’azione di polizia giudiziaria».
Lo dichiara la segreteria provinciale di Milano del Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC)
«Solidarietà al collega ferito – proseguono – occorre intervenire e fare qualcosa per l’ormai troppo diffuso senso di impunità. Il problema, sociale e culturale, è enorme» concludono.