Nella difficile attività quotidiana cui ormai i Carabinieri sono chiamati ad assolvere, non mancano purtroppo le occasioni nelle quali gli eventi dimostrano come la società stia cambiando e come la violenza sia ormai diffusa e spesso utilizzata proprio contro chi deve garantire l’ordine e la sicurezza Pubblica. In questo quadro di evoluzione sociale si inseriscono i molteplici episodi di violenza a danno dei Carabinieri, e non solo, che nell’ambito del loro servizio istituzionale sono oggetto di tale deviata cultura.
È quello che è successo il giorno 13.06.2023 a Conegliano, dove una pattuglia del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Conegliano, intervenuta in supporto su una corriera della locale agenzia di trasporto pubblico, ha potuto “raccogliere” l’ira e la violenza del passeggero sprovvisto di titolo di viaggio; il controllo richiesto è sfociato in un’aggressione ai danni dei Colleghi e l’aggressione conseguentemente ha procurato ad uno dei due membri dell’equipaggio una rovinosa caduta a terra e delle lesioni.
La Segreteria Regionale Veneto del Nuovo Sindacato Carabinieri esprime solidarietà totale e incondizionato supporto ai colleghi coinvolti e formula i più sinceri auguri di pronta guarigione al Collega che nell’adempimento del proprio dovere, è rimasto ferito.
“Nell’esprime il mio personale augurio di pronta guarigione al collega ferito e la mia vicinanza all’intero equipaggio coinvolto, mettendo a disposizione dei Colleghi i vari dipartimenti del N.S.C. che serviranno per ogni sfumatura che assumerà questa vicenda, purtroppo c’è da constatare ancora una volta che siamo la valvola di sfogo di soggetti socialmente deviati. E mentre il legislatore si interroga su come gestire le devianze sociali, i Carabinieri italiani sono in strada a combattere proprio con queste forme di emarginazione sociale con i mezzi operativi (comprese le uniformi) che ormai abbiamo segnalato moltissime volte come inadatti e non più in linea con le attuali esigenze operative. Tra l’altro, è proprio in queste circostanze che i carabinieri coinvolti spesso rischiano di ricevere, anzitempo, attenzioni giornalistiche, politiche e della scala gerarchica che possono sfociare in ulteriori conseguenze negative, oltre a quelle che già un fatto del genere comporta di per sé”. Queste le parole del Segretario Generale Aggiunto del Veneto Antonio di Canio.