Poche parole in grado di innescare un vespaio di discussioni che non possono essere ricondotte a mera statistica. Le percentuali non considerano il notevole divario esistente tra sicurezza “reale” e sicurezza “percepita”.
Noi operatori di polizia abbiamo a cuore i cittadini e la collettività tutta verso la quale i nostri sforzi, di donne e uomini in uniforme, sono sempre proiettati.
Non è questa la sede per enumerare le tante, troppe, difficoltà che quotidianamente affrontiamo, ma è utile soffermarsi sul cosa voglia dire essere la prima “risposta” dello Stato a quei cittadini esposti alla sopraffazione e al pericolo.
D’altronde, questo è l’Operatore “su strada” delle Forze dell’Ordine: colui che rappresenta, agli occhi dei cittadini, lo Stato, le Istituzioni e la giustizia.
Che vi sia, o non vi sia, un’emergenza sicurezza a Milano non sta a noi dirlo.
Ma dalla “prima linea” ci sentiamo di affermare che le nuove sfide, quali sono quelle con cui ci confrontiamo quotidianamente, necessitano di nuove risposte.
Pertanto benvengano i nuovi, giovani colleghi che sono e saranno destinati a Milano nel prossimo futuro.
Ma oltre ai “rinforzi” necessitiamo di strumenti idonei per la lotta alla criminalità. Strumenti legislativi adeguati, catene logistiche più snelle, equipaggiamenti e dotazioni ad hoc per quelle donne e quegli uomini che, per vocazione, servono in uniforme il prossimo.
Questa Associazione Sindacale è sempre vigile in merito alla sicurezza dei cittadini e delle Forze di Polizia e, di nuovo, il dibattito tra i vari colori politici non è ambito di nostra competenza.
A noi, di colori, interessano solo quelli della bandiera sulla quale abbiamo giurato e che idealmente rappresenta quei cittadini e quella collettività per la quale compiamo tutti i giorni il nostro dovere.
Ma vorremmo sentirci noi per primi “sicuri” in quello che, sì, è di nostra competenza:
La sicurezza degli altri.