Nell’impegno di fare sindacato ci siamo trovati in storie tristi e per alcuni aspetti avvilenti. NSC nasce e opera con l’intento di sostenere qualsiasi collega e, nostro malgrado, ritenuta la non giusta considerazione, abbiamo destinato al Comando Generale, una missiva riportante l’infelice vicenda giudiziaria che coinvolge 6 colleghi, precedentemente in servizio nell’ambito del Comando Gruppo di Castello di Cisterna.
Vicenda surreale;… in seguito ad un’attività di indagine che, riteneva responsabili i colleghi, di una serie di condotte penalmente rilevanti, per ben due volte veniva disposta l’archiviazione da parte del Tribunale di Napoli Nord in Aversa (CE), del procedimento penale per 4 dei 6 militari.
Purtroppo per questi, tra cui un nostro iscritto, nonostante la loro posizione era stata archiviata, l’Arma procedeva nei loro confronti con un procedimento disciplinare di “STATO” e il trasferimento, con conseguenti ripercussioni morali e familiari.
Successivamente, la posizione dei militari, nell’ambito del procedimento disciplinare di Stato, aveva lo stesso risvolto di quella ordinaria, di “NON LUOGO A PROCEDERE” e, a questo punto, uscito dalla tempesta della vicenda giudiziaria e disciplinare che lo aveva travolto, il nostro associato presentava istanza di trasferimento. – Negata con motivazioni prive di sensibilità (perché trasferito a seguito della segnalazione all’A.G.).-
Un paradosso che il nostro associato decideva di comprendere presentando istanza di conferimento per il Comandante della Legione CC Campania, volendo rappresentare ad egli, le difficoltà vissute e le ripercussioni che queste gli avevano causato, ma anche per questa istanza, subiva un ulteriore diniego con “Si prega di comunicare ……. che l’istanza per conferire con il comandante della Legione non è accolta, atteso che la stessa risulta connessa con la vicenda giudiziaria archiviata dal Tribunale di Napoli Nord di cui è a conoscenza e in relazione alla quale è stata accolta l’istanza di accesso agli atti amministrativi del conseguente procedimento disciplinare di stato, definito senza l’adozione di provvedimenti”. Restiamo attoniti davanti a tanto accanimento, perché quel Carabiniere, quell’uomo, quel padre, da sempre stimato in ambito militare e civile, voleva solo essere udito per dare un senso al danno subìto.
Questa segreteria regionale NSC ha avuto dal Comandante della Legione CC Campania sempre segnali positivi e di cui ne abbiamo scritto anche su un nostro notiziario precedente e non riusciamo a capacitarci di come, un Comandante di cui, in altre circostanze abbiamo avuto SEMPRE modo di apprezzare lo stile, la lungimiranza e il rispetto che egli ha verso i suoi Carabinieri, possa negare anche una sola parola a questo Carabiniere. Come NSC non ci crediamo, anzi riteniamo che la causa sia attribuibile ad un difetto di comunicazione ed auspichiamo che il Comandante possa dare il giusto riconoscimento a quest’Uomo, vittima di un palese errore, che continua ad indossare con orgoglio e onore l’Uniforme.
A volte entri dentro delle tempeste che ti scuotono e non hai protezioni nè maschere, ma solo la dignità che nessuno dovrà mai calpestare.
