“Gestione preistorica di licenze e riposi dei Carabinieri”

In provincia di Bergamo le licenze e i riposi li decide il Comandante!

È mai possibile che nel 2023, nonostante adeguate norme e pubblicazioni del Comando Generale, questa Segreteria sia oggetto, in più occasioni, di segnalazioni relative a criticità relative alla scorretta gestione della programmazione dei riposi e delle licenze con conseguenti risvolti negativi sul morale, e quindi rendimento, dei colleghi?

Sono state riscontrate, a livello territoriale, in particolar modo in un Comando Stazione della provincia di Bergamo, enormi e incomprensibili difficoltà nell’attuare le regole stabilite e più volte richiamate dal Comando Generale riguardo questa tematica, direttive che garantiscono ai dipendenti di poter usufruire dei riposi settimanali e dei congedi, ordinari e straordinari.

Il corollario di inosservanza dei regolamenti e delle circolari è ampio e comincia dalla mancata attuazione della programmazione bisettimanale dei riposi ( Circolari n. 90/277-1962 del 30 aprile 2015 e n. 377/34-1-1962 datata 3 novembre 2015 del C.G.A. – I Reparto – SM – Ufficio Ordinamento), il quadro normativo di riferimento che disciplina il riposo settimanale coniuga le primarie esigenze di servizio con le aspettative del personale in particolar modo con quello impiegato presso i Comandi Stazione, significando che “il militare deve conoscere con congruo anticipo i giorni nei quali potrà fruire del diritto costituzionalmente riconosciuto”, al fine di “consentire ai militari di poter meglio gestire le proprie esigenze private con conseguenti positivi risvolti sul morale e, quindi, sul loro rendimento”.

È pacifico che il mestiere che abbiamo scelto impone a noi e alle nostre famiglie lo sforzo di accettarne i limiti e i sacrifici, ma se le norme dettate dall’Arma dei Carabinieri impongono altrettanti vincoli e riguardi ai Comandanti dei vari Reparti, non è accettabile che da parte loro non vi debba essere lo stesso sforzo nell’applicarli.

La “PIANIFICAZIONE DI MASSIMA” delle licenze è prevista dalla pubblicazione n. C-14 –  “COMPENDIO NORMATIVO IN MATERIA DI CONGEDI, LICENZE E PERMESSI” del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, e prevede cheEntro il 31 dicembre di ogni anno, ciascun Reparto deve predisporre e approvare la pianificazione della licenza ordinaria del personale dipendente per l’anno successivo, tenuto conto delle preferenze espresse e/o esigenze rappresentate e garantendo, nel contempo, la funzionalità dei Reparti e degli Uffici”.

Oltre la già disattesa circolare n. 90/277-1962 del 30 aprile 2015  dell’Ufficio Ordinamento del Comando Generale che prevede di “non impiegare un militare nelle sei ore precedenti e successive il riposo settimanale programmato, non viene posta la dovuta attenzione alla programmazione dei turni di servizio prevista con la Circolare n. 301/1 del 9 febbraio 2016 del Comando Legione Carabinieri Lombardia – SM – Ufficio Oaio,

La particolare ed anacronistica gestione del personale da parte di un Comandante “vecchio stampo” dovrebbe essere oggetto di intervento dei superiori gerarchici al fine di garantire il benessere del personale ed il rispetto delle norme, il suo “adattamento al cambiamento” raccoglierebbe “positivi risvolti sul morale dei Carabinieri dipendenti e, quindi, sul loro rendimento”.

Rammarica notare come nel 2022 ci sia ancora una gestione arcaica del personale e, soprattutto, che ci sia una generale confusione e sufficienza da parte dei Comandanti nell’osservanza della Pubblicazione C-14 e delle Normative interne, che al contempo, dispiace ammetterlo, è ancora troppo poco studiata, conosciuta e rivendicata dai colleghi, che si tengono all’oscuro di quelli che sono i loro diritti in merito alla fruizione delle licenze e riposi assecondando quindi remissivamente quanto imposto, illegittimamente, dall’alto, e concesso come un beneficio piuttosto che riconosciuto come un diritto.

Questa Segreteria Provinciale, perseguendo sempre fermamente il riconoscimento dei diritti dei Carabinieri, inequivocabilmente normati, punta ad una sempre maggiore conoscenza e cultura di tutti i Carabinieri.

Voglia il Comando Legione Carabinieri Lombardia, e di conseguenza il Comando Generale, provvedere ad istruire, se di per sé la C-14 e le citate circolari interne non sono sufficienti a dissipare ogni dubbio, tutti i Comandanti, auspicando in una doverosa gestione oculata volta a prevenire segnalazioni simili in futuro.

Già nel 1800, Charles Darwin, aveva intuito che “Non è la specie più forte o la più intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento”.

Comandanti “vecchio stampo”, vuoi cosa aspettate ad adattarvi al cambiamento?

La Segreteria Provinciale Bergamo

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